Pubblichiamo un articolo pervenuto in redazione circa la pretesa dell'Ordine di Sant'Uberto di Lorena di essere soggetto di diritto internazionale, nonostante il fatto si sia già dimostrato in un altro articolo che tale pretesa non ha alcun fondamento (v. "Lettera aperta al Presidente del Consiglio Comunale di Francolise").
Molti sedicenti principi e falsi ordini cavallereschi hanno preso l'abitudine di vantarsi di essere soggetti di Diritto Internazionale. In questo dimostrano non solo ignoranza giuridica ma anche di essere completamente a digiuno di nozioni storiche e nobiliari, e quindi di essere pretendenti e cavalieri del tutto falsi. In primo luogo, soggetti di Diritto internazionale sono gli Stati e non i loro organi come i gran maestri, i re o i presidenti di repubbliche. Inoltre, una volta estinti, conquistati e in ogni modo eliminati, gli Stati non sono più tali, cessano di essere soggetti di Diritto Internazionale ed entrano semplicemente a far parte del mondo della storia. Chi fosse veramente discendente da un vero sovrano del passato, come Luigi XIV o Napoleone, non può essere soggetto di Diritto Internazionale perché discendente da un organo e non da uno Stato, e poi perché certi diritti, contrariamente ai titoli nobiliari, non si ereditano ma appartengono solo agli Stati in vita.
L'antico Ordine di S.Uberto, pur istituito da un vero principe sovrano, non fu già ai suoi tempi soggetto di Diritto perché emanazione di uno Stato, così come oggi l'Ordine al Merito della Repubblica italiana non è soggetto di Diritto ma è tale lo Stato che lo concede, ossia la Repubblica italiana.
A dimostrazione che l'Ordine di oggi (se pure fosse dimostrata la legittimità di chi lo concede) non è soggetto di Diritto Internazionale, è il fatto che l'attuale gran maestro è cittadino italiano, vota e paga le tasse; mentre un autentico organo di un soggetto internazionale, come il Gran Maestro del vero Ordine di Malta (non uno fra i numerosi imitatori che sono già arrivati anche in provincia di Caserta) ha proprio passaporto riconosciuto, non paga tasse ed è cittadino melitense.
Un’altra delusione: se il gran maestro di S.Uberto ha ricevuto il suo titolo di duca da un principe Amoroso d’Aragona, allora credo proprio che non sia valido neppure questo, dal momento che tutto è dimostrato tranne che il principe in questione discenda dagli imperatori Amerio di Bisanzio, estinti su per giù da oltre mille anni.
Roche