mercoledì 1 dicembre 2010

Vecchi e nuovi problemi della scuola a Francolise

Vivere nel Comune di Francolise, a volte, significa essere colpiti da continui dèjà vu. Gli eventi, le sfortune e le omissioni si ripetono tale e quale con cadenze puntuali. 
Solo un anno fa nella scuola elementare di Sant'Andrea del Pizzone si staccava dal soffitto di una classe dell'intonaco con grande preoccupazione sia delle maestre che di alcune mamme per l'incolumità dei bambini.
Meno di una settimana fa a Francolise crolla un pezzo di cornicione dall'edificio della scuola media ed elementare "Francesco Del Giacomo", allarmando nuovamente mamma e maestre. Per non parlare dell'asilo comunale di Francolise, il quale per le continue piogge è stato ricoperto di teloni di plastica per evitare che ci piovesse dentro. A quanto pare ci mancava poco che si facesse lezione con le bagnarole e i secchi in mezzo all'edificio per raccogliere l'acqua piovana che cascava giù dal soffitto. O siamo arrivati anche a questo?
Il problema della edilizia scolastica è molto serio e non va sottovalutato. Anche perché, come più volte ricordato, la scuola è il luogo dove si formano le future classi dirigenti del nostro comune e dell'intero paese, per questo gli edifici vanno tutelati, preservati e migliorati in modo efficace. Per questo serve un impegno da parte di tutte le istituzioni, sia amministrative che scolastiche, i cui rapporti in passato non hanno certo brillato per proficua collaborazione.
Ma a Francolise capoluogo il problema che attanaglia la scuola non è solo lo stato, lasciatemelo dire, da Terzo Mondo, senza offesa per il Terzo Mondo, in cui versa l'edificio. L'ulteriore problema è la mancanza di bambini. A quanto pare nella scuola "Francesco Del Giacomo" di Francolise in tutte le elementari non si arriverebbe a più di venti bambini, con le maestre costrette ad accorpare più classi per fare lezione. Così un bambino di seconda elementare si trova in classe con quelli di terza e di quarta in una unica classe, con grande disagio e danno per tutti.
Allora mi chiedo: non sarebbe meglio chiuderli questi edifici fatiscenti per riqualificarli e renderli funzionali per altre attività? Quali problemi ci sono alla creazione di un servizio di scuolabus che porti i bambini di Francolise negli edifici scolastici di Sant'Andrea del Pizzone? Non sarebbe logico che si trovasse una situazione adeguata per fare in modo che un bambino di sette anni faccia lezione con i suoi coetanei e non con quelli di uno o due anni più grandi?
Queste vogliono essere delle semplici osservazioni che si sottopongono all'attenzione dei nostri amministratori, sperando che queste domande se le stiano ponendo anche loro e che non adottino, almeno sulla pelle e sull'istruzione dei bambini, la solita filosofia del tirare a campare.

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