mercoledì 16 giugno 2010

Fraternity in the world 2010

L'emozione prende da subito, solo osservando il campo di calcetto addobbato per l'occasione con le bandiere di tutte le nazioni, e distesa a centro campo la bandiera dell'Unicef che, appoggiando la causa della manifestazione, ha offerto il proprio patrocinio. Questa volta lo spettacolo è diverso: non è la solita partita di calcetto, ma a riempire il campo ci sono bambini e ragazzi di diversa nazionalità insieme. Un lungo periodo di organizzazione, un periodo di fervido impegno teso a trovare ponti concreti tra ragazzi di nazionalità rumena, quelli di nazionalità africana e ragazzi italiani,che assieme
all'associazione socio-culturale “ Il Castello” di Francolise sabato 5 giugno alle 19:30 hanno regalato uno spettacolo magnifico, non solo per gli occhi, ma di grande ricchezza interiore. Uno splendido triangolare rivelatosi un doppio spettacolo che ha visto esibirsi per primi i bambini e poi i rumeni provenienti dalla comunità presente nel comune di Sparanise, gli africani provenienti dal centro immigrati Campania “Fernandes” di Castelvolturno e i ragazzi di Francolise. Lo scopo è un qualcosa di profondo: una reale esigenza di usare lo sport come strumento utile ai fini dell'integrazione e dell'amicizia.
I bambini offrono uno spettacolo emozionante, con un messaggio ben preciso da portare: non conta il colore della pelle, la fede o la provenienza, esiste solo l'uomo, e l'amicizia non conosce la diversità. Questo messaggio arriva a tutti i presenti e in particolare a coloro che prendono in mano la seconda parte dello spettacolo, dopo l'emozionante partita dei bambini, che trasmettono la loro gioia e il loro divertimento. Anche i giocatori adulti sono felici di essere lì, e iniziano la loro performance con l'impegno che ci metterebbero dei professionisti. Durante le partite sembra che ognuno racconti qualcosa di sé attraverso le esultanze per i goals e attraverso la musica. Così la rappresentativa africana, vincitrice del triangolare, a fine spettacolo coinvolge tutti ed esplode in una gioiosa danza al suono dei bonghi suonati da alcuni di loro.
Una magica serata che non dimenticheremo facilmente.

Kichka