giovedì 26 maggio 2011

FrancoliseinFiore: i sapori...i profumi...i colori...della bella stagione


Sabato 28 maggio a Francolise va in scena la prima edizione di “FrancoliseinFiore: i sapori... i profumi... i colori... della bella stagione”. Manifestazione che prenderà il via la mattina con l'allestimento delle varie piazze e dei punti più suggestivi di Francolise da parte dall'associazione "Il Castello" e delle aziende florovivaistiche che hanno aderito all'iniziativa. In una cornice che si preannuncia suggestiva per la varietà di colori degli addobbi e la varietà di piante e fiori in esposizione, si potranno ammirare le composizioni floreali che parteciperanno al “I° Concorso di arte floreale”, che premierà le composizioni giudicate più belle nella serata. A partire dalle prime luci del tramonto per le strade di Francolise suoneranno le chitarre e le tammorre del gruppo casertano “A via e Perruni”, che allieterà la serata francolisana con il ritmo e la passione propria della musica popolare. Durante la serata sarà possibile, inoltre,  degustare bevande e piatti tipici della nostra terra, tra cui non mancheranno vere e proprie prelibatezze di stagione. Una serata inebriante e divertente da passare con gli amici e la famiglia nel borgo francolisano, che in questo periodo per l'attivismo delle associazioni presenti sul territorio, sta vivendo una nuova primavera, a cui l'associazione “Il Castello” spera di dare il suo contributo.

Per il programma completo della serata visitate la sezione Eventi del Brigante Papone.

lunedì 23 maggio 2011

Los indignados


 «Dico che il mondo è una lega di birbanti contro gli uomini da bene, e di vili contro i generosi». Al contrario di quanto afferma Leopardi nei suoi “Pensieri”, a me piace pensare che il mondo sia composto in maggioranza da persone da bene invece che da birbanti. In tempi bui come questi, e come evidentemente erano anche quelli di Leopardi, sembrano minoranza solo perché sono silenziosi o, peggio, impauriti!
Se Leopardi mi trova in disaccordo sull'apertura del suo discorso sulla natura del genere umano, mi trova molto d'accordo quando afferma «Io ho veduto più volte uomini paurosissimi, trovandosi fra un birbante più pauroso di loro, e una persona da bene piena di coraggio, abbracciare per paura le parti del birbante […] perché le vie dell'uomo coraggioso e da bene sono conosciute e semplici, quelle del ribaldo sono occulte e infinitamente varie.». Questa paura diventa paralizzante quando il birbante occupa posizioni di potere. Non necessariamente deve essere il Presidente del Consiglio (dei Ministri), anzi, la maggior parte delle persone “comuni” teme di più il potere che vede ogni giorno e con cui può venire a contatto per le cose più banali: le erbacce fuori casa da tagliare, l'asfalto stradale da rifare o da fare, la lampadina del lampione fuori casa che non funziona, la multa da non pagare, una costruzione che è meglio non vedere e così via. La lista potrebbe essere interminabile e via via più degradante. Nel momento in cui dobbiamo fare la voce grossa o, semplicemente, avanzare delle critiche ecco che iniziano i timori. Peggio ancora, ecco che l'omertà vince sull'indignazione quando sappiamo per certo che questi signori usano la loro posizione per un utile personale e non per il bene comune. Terreni agricoli che diventano edificabili come per magia; concessioni edilizie date a lavori già iniziati o, peggio ancora, già finiti; case, ville e palazzi esenti da qualsiasi imposta comunale, sono solo alcune birbanterie che i nostri amministratori quotidianamente commettono e su cui nessuno apre bocca. Perché? Per due semplici ragioni, farlo significherebbe:
  1. inimicarsi persone a cui prima o poi anche noi potremmo chiede favori o concessioni non sempre legittime;
  2. fare uno “sgarro” a chi ci ha già favoriti in pratiche su cui bisognava chiudere un occhio o chiuderli entrambi.
A questo punto il birbante si è guadagnato il nostro silenzio, la nostra omertà, rendendoci partecipi e complici delle sue birbanterie...diventando così anche noi dei birbanti. Pensandoci bene Leopardi non aveva tutti i torti!
Per uscire da questa situazione, da questa sorta di cortocircuito sociale, serve non avere paura. Non aver paura di perdere quello che si è ottenuto in modo illegittimo, non aver paura del futuro e contare solo su se stessi, non aver paura di ribellarsi. Spirito ribelle e coraggio sono virtù insite nell'animo giovanile non ancora corrotto dai dis-valori materiali ed effimeri che la nostra società propina invece come mete, e che nella maggior parte dei casi hanno come tramite proprio i nostri birbanti. Per questo motivo «i giovani sono il nostro futuro» non sempre è una banale frate fatta, in questo caso rappresenta la speranza di un futuro diverso, migliore. Guardando a ciò che succede in Europa, in Africa e nel Mondo, ai vari movimenti giovanili che nascono un po' ovunque e che danno vita a vere e proprie "primavere" rivoluzionarie, c'è la speranza che qualcosa possa cambiare anche per una piccola realtà come Francolise, anch'essa, purtroppo, non priva dei suoi birbanti e dei suoi predoni. Recuperiamo la capacità di indignarci, di ribellarci, di non aver paura, e quasi sicuramente il futuro che ci aspetta potrà essere solo migliore.
Knocker

martedì 17 maggio 2011

Mercato ortofrutticolo: un pourparler


Il Sindaco Lanna mette la parola fine, durante il Consiglio Comunale, alla querelle riguardante il mercato ortofrutticolo sponsorizzato dal Consigliere Regionale Grimaldi nella conferenza stampa tenutasi nell'aula consiliare di Francolise.
L'occasione per il chiarimento è stata porta dal gruppo di minoranza "La Giusta Direzione", nella persona del consigliere Cirella, che ha contestato in particolare due aspetti della vicenda: 
  1. la mancata pubblicizzazione dell'evento ai consiglieri di minoranza;
  2. il mancato invito a Consoli, espressione diretta del nostro territorio in seno al Consiglio Regionale.
Venivano addotte delle obiezioni sia di natura  sostanziale che di natura formale all'azione dell'Amministrazione Lanna. In particolare, i componenti del gruppo "La Giusta Direzione" si sono sentiti trascurati e presi in giro dal comportamento dell'Amministrazione alla quale, semplificando brutalmente il pensiero del Cirella e del Cepparulo, hanno rinfacciato: ci chiamate solo quando dovete pararvi il culo, quando poi ci sono da spartire meriti e onori fate volentieri a meno di noi.
Di fronte all'accusa di aver proceduto senza corretteza nei confronti della minoranza (Cepparulo ha lanciato l'accusa di mancanza di etica) il Sig. Sindaco sono io gli ha risposto (anche qui semplificando brutalmente il pensiero di Lanna): il Sindaco sono io e voi non siete un cazzo, «se si tratta di etica io posso anche non tenerla» e a voi che avete perso e siete in minoranza vi avviso, se proprio devo, nel Consiglio.
Una volta carburato il Sindaco si è sbottonato definitivamente: «Per quanto riguarda il mercato ortofrutticolo, al momento, ci sono solo parole e niente di concreto. Il progetto può anche non riguardare il Comune di Francolise».
Ma come! Dai giornali sembrava che la costituzione del mercato doveva essere imminente, che una pioggia di milioni stanziati dalla Regione Campania steva per scendere, come manna dal cielo, sui campi degli agricoltori francolisani e carinolesi, e alla fine si scopre che è stato un semplice pourparler?
A pensar male  si fa peccato ma qualche volta ci si azzecca, è il caso di dire. Ma per questo rimando all'altro articolo Grazie Sindaco di Francolise per aver sponsorizzato il caro Grimaldi, wolf baù baù....
Intanto, i politici più temerari e in cerca di ribalta stanno preparando i progetti  più improbabili e iperbolici da presentare, come imminenti e realizzabili, in una conferenza stampa nell'aula Consiliare di Francolise, che è oramai  alla mercè dell'amico politico di turno. Tanto finché si parla non si fa male a nessuno, e poi, se si tratta di etica...chi se ne frega, possiamo anche non tenerla.

Knocker

sabato 7 maggio 2011

Grazie Sindaco di Francolise per aver sponsorizzato il caro Grimaldi, wolf baù baù....


Caro Brigante Papone sarò quanto più gentile possibile ma voglio esprimenti lo stupore che tanti cittadini carinolesi perbene hanno avuto nei confronti del vostro Sindaco e della "cricca" di amministratori che lo hanno accompagnato ieri mattina alla presentazione di un progetto per la nascita di un mercato ortofrutticolo. Un progetto utilissimo per carità, ma lo stupore risiede nella spudorata sponsorizzazione di Grimaldi e di riflesso del candidato sindaco Luigi De Risi. La cooperativa tutta carinolese è chiamata accuratamente "Cales", per copertura. Il vostro Sindaco addirittura ha convocato una conferenza stampa per sponsorizzare non tanto il progetto che, sottolineo, E' SOLO UNA BOZZA SENZA NESSUN FINANZIAMENTO, ma il Grimaldi. Tutto organizzato poiché Grimaldi di riflesso presso il nostro comune sponsorizzerà l'evento con l'assessore regionale all'agricoltura. Tutto questo in una tremenda campagna elettorale, dove Carinola vive nel degrado assoluto e dove la maggior parte dei candidati di De Risi, piazzati da Grimaldi, sono gli stessi che hanno fatto cadere la passata amministrazione. La politca è intelligenza ma è mai possibile che tali progetti si presentano sotto campagna elettorale, perché prestarvi a questo gioco? Io spero solo che alle prossime provinciali o regionali non ci siamo candidati francolisani, soprattutto quegli amministratori che si sono prestati a questo scorretto teatrino. Spero che il Papone voglia pubblicarmi questo articolo e che i Francolisani capiscano questo sfogo perché la nascita del mercato ortofrutticolo è solo un teatrino sia per i cittadini di Francolise che di Carinola. 

Carinola Libera dai poltici affaristi

mercoledì 4 maggio 2011

Sulla Politica


Ho notato che il dibattito che si sviluppa sul blog riflette una parte del comune sentire, salvo rare eccezioni, del popolo di Francolise: il riferimento a fatti di cui non si è in grado di fornire prove circostanziate; pertanto, tutti i ragionamenti si fondano su un gossip pseudo politico. La Politica è un'altra cosa: analisi, certamente influenzata dal personale sentire; sintesi, procedente dal confronto con altre, magari alternative, analisi; proposte operative. Definire Politica la politica dell'attenzione a vincoli di riconoscenza per i cosiddetti "favori" che, a secondo dei casi, possono avere anche aspetti di natura penale, significa ridurre la Politica a mero interesse personale, peraltro, molto gradito a chi , di volta in volta, si propone alla guida del nostro Comune ed è in grado di soddisfarli.
La Politica è interesse per tutti e non per alcuni.
Focalizzare l'attività del politico, conclamato o in potenza, alla costruzione di un aurea che lo abiliti, tenendo presenti i suoi personali parametri, a reclamare pubblicamente i propri meriti nei confronti di alcuni, porta a campagne elettorali in cui le manifestazioni pubbliche (comizi, manifesti) servono quasi a nulla, mentre le visite domiciliari che nascondono promesse, ricatti, rinfacci, dazioni, sono enormemente più remunerative in termini elettorali.
Il Politico espone in pubblico le proprie idee; il Politico ha un'idea contraria a quella corrente; il Politico programma per tutti e non soltanto per alcuni.
Il politico, come la storia ci insegna, dice di essere alternativo; dice di essere portatore del nuovo; dice di prestare orecchio a tutti.
Tutti hanno potuto osservare che l'unico effetto prodotto da vari cambiamenti al vertice è stato quello di cambiare le persone, non tutte, ma non i comportamenti. In ogni momento della storia del nostro comune, come diceva quello, si è osservato un ricambio dei membri della banda ma il motivo suonato è stato sempre lo stesso.
Con Osservanza 

Anonimo