mercoledì 4 maggio 2011

Sulla Politica


Ho notato che il dibattito che si sviluppa sul blog riflette una parte del comune sentire, salvo rare eccezioni, del popolo di Francolise: il riferimento a fatti di cui non si è in grado di fornire prove circostanziate; pertanto, tutti i ragionamenti si fondano su un gossip pseudo politico. La Politica è un'altra cosa: analisi, certamente influenzata dal personale sentire; sintesi, procedente dal confronto con altre, magari alternative, analisi; proposte operative. Definire Politica la politica dell'attenzione a vincoli di riconoscenza per i cosiddetti "favori" che, a secondo dei casi, possono avere anche aspetti di natura penale, significa ridurre la Politica a mero interesse personale, peraltro, molto gradito a chi , di volta in volta, si propone alla guida del nostro Comune ed è in grado di soddisfarli.
La Politica è interesse per tutti e non per alcuni.
Focalizzare l'attività del politico, conclamato o in potenza, alla costruzione di un aurea che lo abiliti, tenendo presenti i suoi personali parametri, a reclamare pubblicamente i propri meriti nei confronti di alcuni, porta a campagne elettorali in cui le manifestazioni pubbliche (comizi, manifesti) servono quasi a nulla, mentre le visite domiciliari che nascondono promesse, ricatti, rinfacci, dazioni, sono enormemente più remunerative in termini elettorali.
Il Politico espone in pubblico le proprie idee; il Politico ha un'idea contraria a quella corrente; il Politico programma per tutti e non soltanto per alcuni.
Il politico, come la storia ci insegna, dice di essere alternativo; dice di essere portatore del nuovo; dice di prestare orecchio a tutti.
Tutti hanno potuto osservare che l'unico effetto prodotto da vari cambiamenti al vertice è stato quello di cambiare le persone, non tutte, ma non i comportamenti. In ogni momento della storia del nostro comune, come diceva quello, si è osservato un ricambio dei membri della banda ma il motivo suonato è stato sempre lo stesso.
Con Osservanza 

Anonimo