Da qualche
tempo il gruppo giovanile “Nuova…Mente” sta seguendo la
vicenda legata alla realizzazione di una centrale a biomasse nel
nostro territorio.
Dalle
notizie apprese sulla rete, sembrerebbe che il ministero dello Sviluppo
Economico ha autorizzato la realizzazione di sei centrali a biomasse sul
territorio campano, una delle quali dovrà sorgere nell’area compresa tra Calvi
Risorta e Sparanise, a soli 600 metri dalla centrale Turbogas di Sparanise,
nell’area ex “Pozzi”.
In sintesi
le biomasse comprendono vari materiali di origine biologica, scarti delle
attività agricole riutilizzati in apposite centrali termiche per produrre
energia elettrica. Si tratta generalmente di scarti dell'agricoltura,
dell'allevamento e dell'industria. In pratica si brucia legname, residui
agricoli e forestali, scarti dell'industria agroalimentare, reflui degli
allevamenti, rifiuti urbani, specie vegetali coltivate per lo scopo. Trarre
energia dalle biomasse consente di eliminare rifiuti prodotti dalle attività
umane, produrre energia elettrica e ridurre la dipendenza dalle fonti di natura
fossile come il petrolio. Una fonte di energia pulita su cui l'UE ha deciso di
investire al pari dell'eolico.
Va comunque
fatta attenzione al concetto di biomassa per non confonderlo con quello della
termodistruzione dei rifiuti: le biomasse, infatti, sono esclusivamente scarti
di origine vegetale e non vanno confusi con la totalità dei rifiuti solidi
delle attività umane. Per ridurre l'impatto ambientale è inoltre necessario che
le centrali a biomasse siano di piccole dimensioni e brucino effettivamente
“biomasse”.
Il nostro
dissenso, che si sposa con quello dei cittadini e degli amministratori dei
Comuni di Sparanise, Calvi Risorta e Pignataro Maggiore, è basato sul fatto
che, sotto il nome di “centrale a biomassa”, si nasconde in realtà la
realizzazione di un termovalorizzatore senza controllo, che continui a
danneggiare dal punto di vista ambientale il nostro territorio, attraverso la
costruzione di un “eco-mostro”, che immetta in atmosfera fumi tossici per le
persone e che contribuisca a danneggiare, ulteriormente, in modo irreparabile
le attività agricole e di allevamento presenti sul territorio. Fine ultimo non
lontano dalle idee di chi vorrebbe risolvere, senza minima cura dell’ambiente,
il problema dei rifiuti solidi urbani che continua ad affliggere la Campania.
A tal
proposito si sono svolti sul tema “centrale a biomasse” un Consiglio Comunale a
Sparanise, un incontro in pubblica piazza a Calvi Risorta, dove il Sindaco pro
tempore ha sostenuto di non aver avuto in visione alcun progetto dell’opera.
Inoltre, nel Comune di Calvi Risorta è già nato il comitato per l’Agro Caleno:
No Centrale a Biomasse.
Il nostro
gruppo, che si propone di realizzare una radicale inversione di marcia rispetto
a quanto avviene nei nostri territori da decenni, certo che questa “centrale a
biomasse” avrà solo ripercussioni negative dal punto di vista ambientale sul
nostro territorio, si è già attivato per la formazione di un comitato a
sostegno della tutela ambientale, del diritto alla salute della popolazione e
della salvaguardia dell’attività agricola e di allevamento del nostro
territorio, attività già di per sé messe a dura prova dalla precaria situazione
economica nazionale e locale.
Il gruppo giovanile “NUOVA…MENTE”