lunedì 25 ottobre 2010

SCOMMESSE: ANIMALI PER SCOMMESSE ILLEGALI

In Seguito ad una segnalazione di un lettore pubblichiamo integralmente l'articolo tratto dal sito http://www.tgcom.mediaset.it/giochiescommesse/articoli/articolo1320.shtml riguardante l'attività del nostro europarlamentare Vincenzo Iovine circa la tutela degli animali.
  
L'europarlamentare Vincenzo Iovine (ALDE) ha presentato alla Commissione Europea un'interrogazione con richiesta di risposta scritta riguardante la grave situazione dei canili in Europa. Secondo Iovine la Commissione deve cominciare a interessarsi dei diritti degli animali e verificare e soprattutto o evitare l'esistenza di affari e di scommesse illegali a danno dei poveri animali come spesso accade in Puglia, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia ma anche in altri Paesi europei e al nord Italia. Ecco il testo integrale dell'interrogazione: "Molti canili in Europa non rispettano i diritti degli animali. Le organizzazioni del settore hanno, infatti, documentato che: - i cani malati e feriti non sono curati in maniera competente; - i cani, stipati in spazi ristretti, vivono contro la loro natura e muoiono di fame e di sete; - spesso i cani non hanno la possibilità di essere adottati, perché l'accesso al pubblico viene osteggiato. I canili si trasformano in prigioni a vita, nelle quali gli animali muoiono crudelmente. Sovente i canili rientrano nelle nuove forme di affari illeciti mediante il traffico di animali utilizzati nelle scommesse, prevalentemente in Puglia, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia, ma esistono molteplici casi anche nel nord dell'Italia, e in altri paesi europei. Considerando che l'articolo 13 del trattato di Lisbona riconosce che tutti gli animali sono esseri senzienti e ricordando la posizione del Parlamento europeo espressa nella risoluzione del 5 maggio 2010 sulla valutazione del Piano d'azione 2006-2010 in materia di benessere degli animali (2009/2202 (INI)) può la Commissione precisare quanto segue: 1. è a conoscenza dei fatti sopra esposti? 2. l'UE sta adottando misure volte a porre rimedio a tale problematica, evitando così che tali fenomeni si ripetano sul territorio europeo? 3. ritiene opportuno prevedere l'armonizzazione delle sanzioni proposte da alcuni Stati membri contro il maltrattamento e l'abbandono degli animali?

AntonioMi

giovedì 21 ottobre 2010

Ce l'avevi quasi fatta!

Martedì non è stata certo una bella giornata per la democrazia e il rispetto di quel sacrosanto principio: la legge è uguale per tutti. Nei due rami del Parlamento si è sferrato un altro fendente alla legalità, nel silenzio generale dei media e dell'opinione pubblica. Alla Camera è stata negata l'autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, accusato di concorso in corruzione aggravata, reato gravissimo, una vera e propria piaga per il nostro sistema paese. In commissione Affari Costituzionali del Senato, invece, viene approvato il Lodo Alfano comprensivo di un emendamento scandalo che mette a riparo il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio dai processi anche per atti e fatti extra-funzionali e precedenti all'assunzione della carica. Eppure questi paladini della Libertà e Legalità si ostinano a non chiamare tutto questo marciume impunità.   
Ma quello che più mi ha colpito e lasciato di stucco non è stato tanto il Lodo Alfano o il fatto che in Parlamento si neghi ai giudici la possibilità di indagare su un ex Ministro accusato di reati gravissimi (vedi anche il caso Cosentino), ormai l'indignazione ha lasciato spazio alla rassegnazione. A lasciarmi basito è il fatto che ad affossare il principio della legalità siano stati anche i senatori e deputati di Futuro e Libertà. Il “buon” Fini ha passato quasi tutta l'estate a fare le barricate per il rispetto della legge, sottoponendosi ad un linciaggio mediatico quotidiano per difenre l'uguaglianza dei cittadini d'avanti alla legge. Ha fatto di tutto e di più per distinguersi da Berlusconi sul tema della giustizia...e poi cosa ti fa? Ti approva sia l'emendamento scandalo del Lodo Alfano sia l'impunità per Lunardi. Eppure quando parlava di rispetto della legge, di responsabilità dei rappresentanti del popolo che quando vengono solo sfiorati da ipotesi di reato si devono rimettere completamente al proprio giudice ci aveva quasi convinto. Brutta sagoma di un Fini ce l'avevi quasi fatta. Ce l'avevi quasi fatta a farci dimenticare che per 15anni eri stato l'alleato più fedele di Berlusconi, uno che considera i giudici dei malati mentali e che ha un concetto di legalità tutto suo. Gran burlone di un Fini, solo ora abbiamo capito che ti stai laureando in Demagogia e Populismo all'Università di Arcore dove si insegna come fare fessi e contenti gli italiani. Che stupidi che siamo stati a non capirlo prima.

Deluso

giovedì 14 ottobre 2010

L'EUROPETIZIONE "EUROPARLAMENTO PULITO"


Riporto integralmente il testo del blog di Sonia Alfano


La battaglia che stiamo conducendo per avere un Parlamento Europeo senza pregiudicati sta entrando nella sua fase più importante con decisivi passaggi parlamentari. Insieme a Eva Joly (Verdi), Rita Borsellino e Rosario Crocetta (SD) abbiamo lanciato la dichiarazione scritta n. 59 “Per un Parlamento Europeo Pulito” nella quale si afferma che “i candidati alle elezioni europee non devono essere stati condannati per corruzione, reati contro la pubblica amministrazione, incitamento al razzismo o per reati riconducibili a rapporti con le mafie, la criminalità organizzata e il terrorismo“.
Per far approvare tale dichiarazione è necessario che essa venga sottoscritta da almeno la metà degli eurodeputati (368 parlamentari). In caso di successo essa rappresenterebbe una posizione ufficiale del Parlamento Europeo e sarebbe tenuta in debito conto nella relazione sulla modifica dell’Atto relativo all’elezione degli eurodeputati, in discussione e votazione nei prossimi mesi.
Abbiamo tempo fino all’11 novembre per raggiungere le 368 firme necessarie ed in questo momento ne abbiamo 39: è il momento di una forte mobilitazione dei cittadini per fare pressione sugli europarlamentari.
Per questa ragione invito tutti coloro che vogliono un Parlamento Europeo senza impresentabili pregiudicati a sostenere l’iniziativa, invitando gli eurodeputati a firmare la dichiarazione 59.
È stato creato un sito web ad hoc per conoscere in tempo reale i nomi degli eurodeputati che hanno sottoscritto la dichiarazione. Sempre sul medesimo sito è possibile firmare la petizione per un Parlamento Europeo senza condannati, un ulteriore strumento di pressione che potremo far valere nelle aule parlamentari.
L’audizione in commissione di Andrea D’Ambra (che sono contenta sia il primo firmatario della petizione) ha rappresentato un momento importante di confronto tra le istituzioni e le istanze dei cittadini. Ma la risposta che è stata data non ci può soddisfare. Facciamo pressione affinchè il Parlamento Europeo prenda una sua decisa posizione sull’incandidabilità di coloro il cui passato è incompatibile con l’amministrazione della res pubblica. Mai come oggi dobbiamo recuperare lo spirito del messaggio dell’indimenticato Presidente Pertini:“La politica deve essere fatta con le mani pulite, se c’è qualche scandalo, se c’è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi deve essere denunciato”.
Battiamoci per una politica pulita, senza zone d’ombra, trasparente. E cominciamo dall’Europa. Pretendiamo un Parlamento Europeo Pulito.
FIRMA ANCHE TU!

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L'Europarlamentare Iovine ha già firmato la petizione. Un segno di civiltà. Mi sembra giusto ringraziarlo.
Anche i cittadini possono firmare la petizione. Ecco il sito: http://www.etownhall.eu/it/campaign/parlamento-pulito .

Eurocittadino

domenica 10 ottobre 2010

Il Consiglio Comunale che non ti aspetti

Il giorno primo Ottobre dopo quattro mesi di assenza si è svolto il Consiglio Comunale. Prima di iniziare la discussione la minoranza con varie richieste cerca di mettere in difficoltà l'attuale maggioranza. Dopo alcuni scontri su argomenti come la scuola, l'isola ecologica e il problema piccioni, "argomenti forti", si passa a discutere l'ordine del giorno. Mentre la gente va via e la sala comunale si svuota si discute brevemente su ogni argomento. Ad un certo punto il vice-sindaco, Andrea Russo, abbandona il Consiglio Comunale. E' il preludio alla ribellione.  
Ore 22:00. Ultimo punto all'ordine del giorno è l'opportunità di assegnare un container (come quelli dei terremotati dell'Abruzzo) nei pressi o del campo sportivo oppure del vecchio macello ad una famiglia non agiata del comune. Relaziona Pascucci.  
Ore 22:15. Termina la relazione di Pascucci risponde Marigliano che denuncia la possibilità di una baraccopoli a S. Andrea Del Pizzone. Cirella rincara la dose chiedendo a gran voce le dimissioni di Pascucci.  
Ore 22:30. Inizia la ribellione non della minoranza ma della maggioranza o meglio di Andriella, Tessitore P., Volpe, Mallardo, Piscitelli e Iannotta. Il gruppetto entra ed esce dalla sala comunale e supportati da D'Angelo, che capita la situazione decide di accodarsi, chiedono al Sindaco di ritirare quest'ordine del giorno in quanto, come poi si è venuto a sapere, il macello è un luogo non adatto ad accogliere un container con delle famiglie (cattivi odori e luogo poco igienico). Inoltre, come Marigliano ha fatto notare, la nascita di una baraccopoli non è un fatto molto remoto.  
Il Sindaco minaccia le dimissioni mentre i consiglieri di maggioranza scuotono la testa chiedono insistentemente di fermare il consiglio comunale e di discutere. Il Sindaco a questo punto chiede di proporre un nuovo ordine del giorno che vada a sostituire il precedente. Ebbene, la maggioranza elabora un nuovo ordine del giorno nel qualche chiede di verificare la necessità effettiva del container. In realtà i Russiniani bocciano Pascucci e il gruppo dei Lannini compreso il cavalier presidente. Il furbacchione di D'Angelo, invece,  si accoda con la maggioranza della maggioranza. Insomma io mi chiedo la vera opposizione la sta facendo un gruppo dell'attuale maggioranza? Se è cosi speriamo che insista perché di risultati se ne vedono ben pochi. W la democrazia!

Il Furbacchione

lunedì 4 ottobre 2010

Il Postino non bussa più

Sta ormai diventando un problema quotidiano il mancato recapito della posta a Francolise capoluogo. Capita molto spesso che in concomitanza delle ferie o di malattia da parte del postino titolare lo stesso non viene sostituito da parte di POSTE ITALIANE creando non pochi disagi alla cittadinanza di Francolise capoluogo e parte delle case sparse che non si vede recapitare la corrispondenza. E' capitato anche che ai cittadini non gli sia stata recapitata la cedola per la riscossione dello stipendio (lavoratori socialmente utili di Francolise capoluogo) i quali si sono rivolti all'ufficio postale capofila di Sparanise senza avere alcuna risposta in merito alla mancata sostituzione del postino. Alcuni pensionati che ricevono da stati esteri mensilmente assegni di indennità si sono visti recapitare con grave ritardo l'assegno a causa dell'assenza del portalettere. Siamo nell'anno 2010 ed una cosa del genere è inammissibile anche perché penso, e correggetemi se sbaglio, il mancato recapito della corrispondenza costituisce interruzione di un pubblico servizio. Come pure il ritardo di eventuali bollette da pagare consegnate addirittura già scadute sta a significare che l'utente deve pagare una mora per ritardato pagamento. Invito gli organi preposti ed in particolar modo il Sindaco e gli amministratori locali a risolvere questo increscioso e duraturo problema. 
 
Il Picconatore

sabato 2 ottobre 2010

Ridateci il sacchetto


Ormai i francolisani devono rassegnarsi al fatto di non poter più utilizzare il sacchetto blu per la raccolta differenziata (RD).
E' ormai da un po' di mesi che il problema esiste ma non è stato ancora risolto. Eppure è stato motivo di preoccupazione e lamentele da parte di numerosi cittadini che si sono recati direttamente sul Comune per chiedere spiegazioni, ma le risposte degli amministratori sono state le più disparate, talvolta dimostrandosi anche molto originali. Qualcuno ha giustificato il disservizio dicendo che per il futuro si sarebbero consegnati solo due sacchetti per la RD altrimenti si doveva aumentare la TARSU, la tassa sulla monnezza per capirci. Nessuno però ha informato questo simpatico burlone che la tassa sulla monnezza dipende da altri parametri, non certo dai sacchetti consegnati.
Qualcun altro, invece, sminuiva il problema dicendo che si potevano utilizzare le normali sacchette della spesa oppure i sacchi neri, tanto «plastica erano i sacchetti blu e plastica è questa». Che genio!
Qualcun altro si era impegnato, agli inizi di settembre, a risolvere il problema entro una settimana. E' passato un altro mese ma il sacchetto blu non si è ancora visto.
Se a voi cittadini queste sembrano risposte di amministratori responsabili, efficienti e che hanno un minimo di considerazione per l'intelligenza dei propri compaesani allora io sono proprio fuori dal mondo. A me sembrano le solite parole di chi è abituato a trovare ogni volta la solita pezza a colori piuttosto che risolvere adeguatamente e tempestivamente le inefficienze che i cittadini mal volentieri sopportano.
Eppure le due amministrazioni Russo si sono dimostrate molto sensibili al tema della RD avendo avuto il merito di avviare una campagna di sensibilizzazione e comunicazione porta a porta per istruire il cittadino su come dovevano essere gestiti i rifiuti. Anni e anni di lavoro che hanno portato a buoni risultati, come testimoniano i dati di Legambiente che attestano il Comune di Francolise al 52,5% di RD. Un risultato che è motivo di vanto e orgoglio per tutti i cittadini di Francolise, che finora ci ha contraddistinto dai Comuni limitrofi per efficienza e buona gestione dei rifiuti, tanto da essere indicati come esempio da seguire.
Per questo i francolisani sono ancor più preoccupati dal fatto che se si inizia a mollare anche di un centimetro e ad essere meno intransigenti sulle regole e sulle corrette procedure da seguire si rischia di buttare per aria tutto quello che di buono si è costruito finora. Perché oggi è il sacchetto blu, domani potrebbe essere quello giallo, dopo domani il servizio di raccolta porta a porta e così via. Tutto questo invece che rafforzare la RD la indebolisce, disincentivando o meglio allontanando il cittadino dalle corrette procedure di differenziazione. Il rischio è non solo di vedere la percentuale del 52,5% diminuire, ma si rischia di lanciare messaggi sbagliati ai cittadini, messaggi di lassismo anziché di intransigenza, che prestano il fianco a brutte abitudini come lo smaltimento illegale e selvaggio di rifiuti, da cui il nostro Comune non è proprio estraneo.
I risultati raggiunti finora sono buoni e vanno riconosciuti ma non ci si può certo sedere sugli allori, dato che l'obbiettivo di un amministratore è quello di migliorarsi e non di compiacersi all'infinito per ciò che di buono si è fatto. O forse dobbiamo pensare che per l'amministrazione Lanna il tema dell'ambiente è stato declassato. Che la RD e il suo potenziamento non è più al centro del programma di questa amministrazione. Eppure gli amministratori, a parte qualche faccia nuova, sono gli stessi di prima. A parte l'avvicendamento tra Lanna e Russo è cambiato poco. Come mai questa inversione di rotta in poco più di un anno?
Dal palazzo provengono voci di dissenso all'interno della maggioranza anche su questo tema. La lotta a cui assistiamo da mesi tra guelfi e ghibellini sembra toccare anche il tema del sacchetto blu, mentre la minoranza sembra...semplicemente non sembra.
Il Sindaco non si capisce se sia la vittima o il carnefice della lotta intestina al gruppo di maggioranza che, a quanto pare dai risultati , sembra influire non poco sull'attività amministrativa. L'assessore Cardillo al riguardo sembra scendere dalle nuvole quando gli si chiedono spiegazioni, visto anche il tenore delle risposte fornite. Russo non si capisce perché abbia mollato la presa su un tema a lui molto caro, dato che è stato il fautore della svolta ecologica francolisana.
Il cittadino attende ancora una risposta adeguata ed immediata al problema. Il grido d'aiuto è stato lanciato: rovinare una delle poche cose di cui andare fieri sarebbe un errore che Francolise difficilmente potrà perdonare.

Knocker