giovedì 21 ottobre 2010

Ce l'avevi quasi fatta!

Martedì non è stata certo una bella giornata per la democrazia e il rispetto di quel sacrosanto principio: la legge è uguale per tutti. Nei due rami del Parlamento si è sferrato un altro fendente alla legalità, nel silenzio generale dei media e dell'opinione pubblica. Alla Camera è stata negata l'autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, accusato di concorso in corruzione aggravata, reato gravissimo, una vera e propria piaga per il nostro sistema paese. In commissione Affari Costituzionali del Senato, invece, viene approvato il Lodo Alfano comprensivo di un emendamento scandalo che mette a riparo il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio dai processi anche per atti e fatti extra-funzionali e precedenti all'assunzione della carica. Eppure questi paladini della Libertà e Legalità si ostinano a non chiamare tutto questo marciume impunità.   
Ma quello che più mi ha colpito e lasciato di stucco non è stato tanto il Lodo Alfano o il fatto che in Parlamento si neghi ai giudici la possibilità di indagare su un ex Ministro accusato di reati gravissimi (vedi anche il caso Cosentino), ormai l'indignazione ha lasciato spazio alla rassegnazione. A lasciarmi basito è il fatto che ad affossare il principio della legalità siano stati anche i senatori e deputati di Futuro e Libertà. Il “buon” Fini ha passato quasi tutta l'estate a fare le barricate per il rispetto della legge, sottoponendosi ad un linciaggio mediatico quotidiano per difenre l'uguaglianza dei cittadini d'avanti alla legge. Ha fatto di tutto e di più per distinguersi da Berlusconi sul tema della giustizia...e poi cosa ti fa? Ti approva sia l'emendamento scandalo del Lodo Alfano sia l'impunità per Lunardi. Eppure quando parlava di rispetto della legge, di responsabilità dei rappresentanti del popolo che quando vengono solo sfiorati da ipotesi di reato si devono rimettere completamente al proprio giudice ci aveva quasi convinto. Brutta sagoma di un Fini ce l'avevi quasi fatta. Ce l'avevi quasi fatta a farci dimenticare che per 15anni eri stato l'alleato più fedele di Berlusconi, uno che considera i giudici dei malati mentali e che ha un concetto di legalità tutto suo. Gran burlone di un Fini, solo ora abbiamo capito che ti stai laureando in Demagogia e Populismo all'Università di Arcore dove si insegna come fare fessi e contenti gli italiani. Che stupidi che siamo stati a non capirlo prima.

Deluso