lunedì 17 gennaio 2011

Docente difende la scuola di Francolise

Sono un docente di Francolise e rispondo alla lettera aperta, a firma di un genitore “controcorrente”, sulla scuola e ad alcuni commenti in linea con la stessa. Diversamente dal genitore/i in questione, non ho tempo di andare per blog, perché le mie energie le spendo per migliorare le competenze professionali, alla ricerca di nuove e più valide strategie per fronteggiare i bisogni dei nostri “figli/allievi”. Sono stato informato casualmente dello “sfogo genitoriale” ed è venuta voglia anche a me di sfogarmi. 
Uno studio sui sentimenti e sulle emozioni dice questo:“Per l’avvenire della specie umana non è tanto la paura del male che dobbiamo temere, ma la tendenza di alcuni individui a provare disprezzo per gli altri come se fossero al di fuori di ogni rapporto umano, senza interesse alcuno per la loro vita emotiva”. 
A ben vedere, sembrerebbe che l’individuo il quale non ha vissuto sane e gratificanti esperienze emotive, non conquisterà mai la piena maturità di uomo o donna e vivrà, per tutta la vita, alla continua ricerca di un “capro espiatorio” verso cui puntare l’indice per le sue inadeguatezze.
Quel genitore, che si è cimentato in esternazioni emotive e pronunce, addebitando responsabilità alla scuola per il disagio del proprio figlio e il relativo trasferimento è, evidentemente, alla ricerca di qualcuno sul quale scaricare il peso di un disagio di cui è portatore e non riesce a gestire. L’insoddisfatto genitore, si è lanciato in un sermone da falso moralista e sedicente pedagogista, nel tentativo maldestro di screditare la scuola di Francolise e di quanti vi operano. Le risposte ai suoi problemi, egregio signore/ra, non le troverà puntando il dito. Non le servirà neppure il “College Svizzero”, dove ha scelto di trasferire il figlio e di cui si conosce molto bene il caos gestionale ed organizzativo in cui versa. Tuttavia, l’interrogativo che mi procura notti insonni è questo: mi chiedo, quale sarà stato il problema che ha dovuto affrontare il malcapitato genitore e per il quale n on ha trovato ascolto? Sarà stata l’eccessiva disponibilità dei docenti della scuola di Francolise? Oppure un “Progetto scuola”, che da anni, porta avanti le ragioni degli allievi, riservando una cura particolare alla loro sfera emotiva e a quelli più bisognosi? Saranno state le molteplici attività “integrate” e motivanti, di cui parla il genitore, oltre alle attività tecnico/disciplinari, che la scuola di Francolise cerca di promuovere? Sarà stata la Dirigente, che non si è prestata a soddisfare le ragioni e i desideri personali, permettendo la fuoriuscita di “cervelli” verso il vicino College? Se i motivi che hanno portato alla sua scelta “controcorrente” sono tra questi, vorrà dire che ce ne faremo una ragione. 
Circa le “pecore”, mi asterrei dal fare paragoni inopportuni, tenga presente che il mondo animale insegna molte cose: in primis, l’amore e il rispetto per gli “umani”, il rispetto per le regole sociali e i ruoli... Per il resto, le faccio i migliori auguri perché suo figlio/a possa raggiungere mete professionali e sociali prestigiose. 

Docente deluso e arrabbiato