Riprendiamo l'articolo apparso sulla "Gazzetta di Caserta" e sul sito
http://www.campanianotizie.com relativa al rinvio a giudizio del Sindaco Nicola Lanna, del consigliere Andrea Russo, e di altri dieci imputati per lo scandalo Autovelox.
Falso ideologico e abuso
d’ufficio. Sono in particolare queste le accuse rivolte all’attuale sindaco di
Francolise Nicola Lanna, al vicesindaco Antonio Andriella, a due assessori
comunali in carica e ad Andrea Russo, ex primo cittadino oggi consigliere comunale
di maggioranza. Per loro ed altri 7 imputati è stato chiesto il rinvio a
giudizio e dovranno comparire il 18 settembre prossimo davanti al giudice per
le indagini preliminare del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. L’accusa è
“retta” dal pm Silvio Marco Guarriello della procura sammaritana. I fatti si
riferiscono all’ex amministrazione che all’epoca faceva capo al sindaco Andrea
Russo. Al centro della vicenda la gestione del servizio Autovelox, che, secondo
l’accusa, sarebbe stato affidato in due distinte e sucessive circostanze alla
ditta Sercom e poi alla Romatek, senza la stiupula di un regolare contratto.
Una tesi quella della accusa che però è contrastata dagli avvocati di difesa, i
quali dovranno dimostrare che gli accordi scritti in realtà c’erano. Ma ecco i
nomi delle 12 persone imputate: Andrea Russo, ex sindaco oggi consigliere;
Antonio Andriella, ex assessore oggi vicesindaco fresco di nomina; Francesco
Simeone, ex assessore; Francesco Di Benedetto, ex assessore; Antonio Cardillo,
assessore ai tempi di Russo, assessore oggi con il sindaco Lanna; Mario
Marcello, ex assessore; Nicola Lanna, oggi primo cittadino e all’epoca
vicesindaco della giunta Russo; Domenico Mallardo, attuale assessore; Giovanni
Riccardi, all’epoca dei fatti comandante della Polizia municipale, oggi in
pensione; Monia Giannandrea della società Sercom; Pasquale Iadicicco della
società Romatek; infine Giuseppe Tessitore, all’epoca vigile urbano a
Francolise oggi comandante della Polizia municipale a Cancello Arnone. La maggior
parte degli imputati sono difesi dall’avvocato Nicola Di Benedetto, ma nel
collegio difensivo vi sono anche Giuseppe Stellato, Gianluca Di Matteo, Nadia
De Marco, Nicola Leone e Antonio Mirra. Secondo le accuse fu affidato il
servizio di gestione dei dati sulla viabilità rilevati attraverso Autovelox
alla Sercom in assenza di contratto fino al 18 gennaio 2004; l’accusa sostiene
che il contratto fu stipulato soltanto in data 19 gennaio dello stesso anno per
poi essere prorogato per l’anno 2006; sempre secondo l’accusa amministratori e
funzionari non accertarono le ragioni di convenienza e di pubblico interesse
alla rinnovazione del contratto. Ma c’è di più, siccome la normativa vigente
prevede che il 50% dell’importo delle multe siano destinate alle opere di
sicurezza stradale, gli imputati non avrebbero ottmperato a tale obbligo.
Inoltre nel capo d’imputazione B si legge che alcuni degli indagati
“affermavano, contrariamente al vero, negli atti indicati, l’esistenza di un
rilevante ed intenso traffico veicolare con i veicoli che sfrecciavano con
elevate velocità, circostanza della quale avrebbero omesso la documentazione,
cosi creando la premessa formale per attestare falsamente l’urgenza di
provvedere all’affidamento del servizio”. Nell’eventale processo parti civili
potrebbero essere la Federconsumatori e il Codacons. Ma tra i difensori c’è la
consapevolezza che alcuni reati andranno prescritti. In particolare l’avvocato
Nicola Di Benedetto precisa: “Siamo fiduciosi in vista del processo perché
vogliamo dimostrare che i contratti con le società furono correttamente
stipulati, ritengo che alcuni capi d’imputazione saranno contrastabili in
quanto insufficientemente suffragati da prove certe”. Si tratta di un
procedimento importante perché vede come imputati le classi dirigenti degli
ultimi due mandati elettorali che riguardano il comune di Francolise.