Come spesso accade, alla fine la
montagna potrebbe partorire un topolino, e tutto il polverone che si è alzato in
questi giorni intorno all’amministrazione Lanna potrebbe risolversi in un nulla
di fatto. Tuttavia, i rapporti tra i vari Consiglieri ed Assessori di
maggioranza non sono mai stati così tesi, essendo ormai evidente il clima da
guerra fredda che regna all’interno del gruppo “Rinascita”. Motivo di scontro è
stata la discussione inerente al bilancio 2012, che, quest’anno più che mai, richiede
scelte politiche ed amministrative complicate e certamente dolorose per le
tasche dei contribuenti, visto l’ammanco di 600 mila euro da ripianare, dovuto
sia a debiti pregressi sia – ed in percentuale più consistente – alla riduzione
dei trasferimenti dello Stato ai Comuni superiori a 5000 abitanti.
A spaccare letteralmente in due prima la Giunta e poi tutto
il gruppo di maggioranza sono state le ricette proposte dal sindaco Nicola Lanna e dal vice-sindaco Andrea Russo. Infatti, in una prima
riunione di Giunta, Lanna avrebbe proposto di appianare il buco di bilancio, da
un lato, per mezzo di un aumento sensibile delle tasse comunali (portando l’addizionale
IRPEF e l’IMU quasi a sfiorare le rispettive aliquote massime), e, dall’altro,
eliminando del tutto le indennità di carica per i componenti della Giunta e il
Presidente del Consiglio (proposta quest’ultima dal forte valore simbolico che dovrebbe
portare un risparmio alle casse comunali di circa 80 mila euro). Al contrario, Russo, appoggiato solamente dagli assessori Salvatore D’Angelo e Domenico Volpe, avrebbe formulato una
proposta più organica, suggerendo di analizzare il bilancio voce per voce, dato
che, secondo il Vice-Sindaco, sarebbe oberato da molti sprechi (tra cui
consulenze esterne e deleghe ai dipendenti comunali retribuite oltre il normale
stipendio), la cui eliminazione scongiurerebbe sia l’imposizione di tasse
troppo alte sia la rinuncia all’intera indennità di carica, proponendo per
quest’ultima al massimo un taglio del 20%. A tale richiesta il Sindaco avrebbe opposto
il suo niet, palesando tutta la sua
contrarietà ad una revisione del bilancio che incida più pesantemente sul lato delle spese che su quello degli introiti, questione che – da quanto appreso – pare sia il vero pomo della discordia tra le due più alte cariche dell’Amministrazione. Intanto,
la riunione è trascesa in uno scontro feroce tra le opposte fazioni, assumendo toni a tratti drammatici, i cui esiti si sono riverberati anche sull'intera flotta dei Consiglieri di “Rinascita”, in
gran parte vicini alle posizioni del Sindaco.
Né il passo indietro di Russo e
D’Angelo (dichiaratisi disponibili sia a ritirare la propria proposta di riesame del
bilancio sia a rinunciare all’intera indennità di carica) né ulteriori riunioni sono serviti a pacificare i rapporti all’interno del gruppo di maggioranza, visto che, proprio in uno degli ultimi incontri, Lanna avrebbe dichiarato di non
sentirsi più garantito dalla sua squadra di “governo” paventando, addiritttura, la
possibilità di un “rimpasto” dell’attuale Giunta. In realtà, più che di
rimpasto si dovrebbe trattare di una sfiducia nei confronti di Russo, D’Angelo
e Volpe, i quali dovrebbero essere rimpiazzati da Antonietta Iannotta, Antonio Andriella e Raffaele D'Alterio (quest’ultimo
destinato a ricoprire anche la carica di Vice-Sindaco), mentre come Presidente
del Consiglio il nome più gettonato è quello di Francesco Piscitelli.
È evidente che una scelta
del genere espone l’attuale amministrazione al pericolo di essere sfiduciata in
Consiglio Comunale, potendo contare solo su nove voti a favore contro otto,
dato che ai cinque voti dei Consiglieri di minoranza si potrebbero aggiungere quelli dei tre sfiduciati. Tuttavia, tale ipotesi sembra non
preoccupare eccessivamente Lanna, forte del sostegno dei tre Consiglieri di
minoranza appartenenti al gruppo di Voltiamo Pagina (ossia, Gaetano Tessitore, Alfredo
Pratillo e Pasquale Marigliano), i quali, a quanto pare, sarebbero stati
addirittura tra i più influenti mentori del Sindaco. Notizia, quest’ultima che,
se confermata, potrebbe rivelarsi un boomerang per le ambizioni politiche di
una qualsiasi opposizione che aspira a diventare maggioranza, ma questa – come direbbe Carlo Lucarelli – è un’altra storia, che non sarà certamente evasa.
Knocker
Per visionare le leggi ed i decreti che hanno causato il mancato trasferimento da parte dello Stato ai Comuni superiori ai 5000 abitanti consultare il sito http://finanzalocale.interno.it/