martedì 7 dicembre 2010

Tregua armata tra Lannini e Spadaccini

Come la quiete dopo la tempesta, così i rapporti dentro la maggioranza dell'amministrazione Lanna sembrano essere tornati alla normalità. Almeno sembra.  Dopo la frattura del gruppo di maggioranza in due fazioni, una capeggiata dall'attuale sindaco Lanna e l'altra dall'ex sindaco Russo, e le tante voci di rottura definitiva, ora tutto appare normalizzato. Eppure si era andati vicini ad un accordo tra i Lannini ed un pezzo di minoranza per mettere fuori gioco il dissidente Russo. Tuttavia, quando tutto sembrava concretizzarsi, ecco che tra Lannini e "Spadaccini" viene stipulata una sorta di tregua armata: finire il mandato per darsi appuntamento alle prossime elezioni, dove, con ogni probabilità, i due capigruppo presenteranno liste differenti. Perché se le fratture e le incomprensioni sono state appianate per ragion di Stato, per dirla in modo eufemistico, le visioni politiche dei due gruppi sembrano ormai inconciliabili per il futuro. Anche perché, il problema che si pone con forza è l'identificazione e la legittimazione del leader, su cui ci sono due visioni nettamente antitetiche. Perché se quelli che stanno dalla parte di Lanna considerano quest'ultimo più democratico ed aperto al dialogo rispetto a Russo, visto come un satrapo con cui è impossibile amministrare senza sottomettersi ai suoi dictat, quelli che stanno con Russo fanno fatica a riconoscere una leadership politica all'attuale sindaco, considerato troppo debole e politicamente inadatto a ricoprire quel ruolo. Tra i due fuochi stanno attenti a non bruciarsi “quelli di mezzo”, ovvero i consiglieri che squisitamente per poltronismo, adottano un atteggiamento prudente, da cerchiobottisti, tipico di una cultura democristiana che fa fatica a morire.
Quello che ci si chiede è quanto può durare un accordo di questo tipo e se può reggere tutto il mandato, senza che si incrini A quanto pare l'accordo poggia su basi abbastanza solide. Molti interessi ruotano intorno alla macchina amministrativa, e nuovi progetti “innovativi” riguardano il nostro Comune per poter rompere il giocattolo proprio ora, rischiando così di perdere tutto.
Una sorta di patto faustiano dove resta da capire solo chi è Mefistofele.

Knocker

mercoledì 1 dicembre 2010

Vecchi e nuovi problemi della scuola a Francolise

Vivere nel Comune di Francolise, a volte, significa essere colpiti da continui dèjà vu. Gli eventi, le sfortune e le omissioni si ripetono tale e quale con cadenze puntuali. 
Solo un anno fa nella scuola elementare di Sant'Andrea del Pizzone si staccava dal soffitto di una classe dell'intonaco con grande preoccupazione sia delle maestre che di alcune mamme per l'incolumità dei bambini.
Meno di una settimana fa a Francolise crolla un pezzo di cornicione dall'edificio della scuola media ed elementare "Francesco Del Giacomo", allarmando nuovamente mamma e maestre. Per non parlare dell'asilo comunale di Francolise, il quale per le continue piogge è stato ricoperto di teloni di plastica per evitare che ci piovesse dentro. A quanto pare ci mancava poco che si facesse lezione con le bagnarole e i secchi in mezzo all'edificio per raccogliere l'acqua piovana che cascava giù dal soffitto. O siamo arrivati anche a questo?
Il problema della edilizia scolastica è molto serio e non va sottovalutato. Anche perché, come più volte ricordato, la scuola è il luogo dove si formano le future classi dirigenti del nostro comune e dell'intero paese, per questo gli edifici vanno tutelati, preservati e migliorati in modo efficace. Per questo serve un impegno da parte di tutte le istituzioni, sia amministrative che scolastiche, i cui rapporti in passato non hanno certo brillato per proficua collaborazione.
Ma a Francolise capoluogo il problema che attanaglia la scuola non è solo lo stato, lasciatemelo dire, da Terzo Mondo, senza offesa per il Terzo Mondo, in cui versa l'edificio. L'ulteriore problema è la mancanza di bambini. A quanto pare nella scuola "Francesco Del Giacomo" di Francolise in tutte le elementari non si arriverebbe a più di venti bambini, con le maestre costrette ad accorpare più classi per fare lezione. Così un bambino di seconda elementare si trova in classe con quelli di terza e di quarta in una unica classe, con grande disagio e danno per tutti.
Allora mi chiedo: non sarebbe meglio chiuderli questi edifici fatiscenti per riqualificarli e renderli funzionali per altre attività? Quali problemi ci sono alla creazione di un servizio di scuolabus che porti i bambini di Francolise negli edifici scolastici di Sant'Andrea del Pizzone? Non sarebbe logico che si trovasse una situazione adeguata per fare in modo che un bambino di sette anni faccia lezione con i suoi coetanei e non con quelli di uno o due anni più grandi?
Queste vogliono essere delle semplici osservazioni che si sottopongono all'attenzione dei nostri amministratori, sperando che queste domande se le stiano ponendo anche loro e che non adottino, almeno sulla pelle e sull'istruzione dei bambini, la solita filosofia del tirare a campare.

Knocker

sabato 20 novembre 2010

Sulla pretesa dell'ordine di S.Uberto di essere soggetto di Diritto Internazionale

Pubblichiamo un articolo pervenuto in redazione circa la pretesa dell'Ordine di Sant'Uberto di Lorena di essere soggetto di diritto internazionale, nonostante il fatto si sia già dimostrato in un altro articolo che tale pretesa non ha alcun fondamento (v. "Lettera aperta al Presidente del Consiglio Comunale di Francolise").


Molti sedicenti principi e falsi ordini cavallereschi hanno preso l'abitudine di vantarsi di essere soggetti di Diritto Internazionale. In questo dimostrano non solo ignoranza giuridica ma anche di essere completamente a digiuno di nozioni storiche e nobiliari, e quindi di essere pretendenti e cavalieri del tutto falsi. In primo luogo, soggetti di Diritto internazionale sono gli Stati e non i loro organi come i gran maestri, i re o i presidenti di repubbliche. Inoltre, una volta estinti, conquistati e in ogni modo eliminati, gli Stati non sono più tali, cessano di essere soggetti di Diritto Internazionale ed entrano semplicemente a far parte del mondo della storia. Chi fosse veramente discendente da un vero sovrano del passato, come Luigi XIV o Napoleone, non può essere soggetto di Diritto Internazionale perché discendente da un organo e non da uno Stato, e poi perché certi diritti, contrariamente ai titoli nobiliari, non si ereditano ma appartengono solo agli Stati in vita.
L'antico Ordine di S.Uberto, pur istituito da un vero principe sovrano, non fu già ai suoi tempi soggetto di Diritto perché emanazione di uno Stato, così come oggi l'Ordine al Merito della Repubblica italiana non è soggetto di Diritto ma è tale lo Stato che lo concede, ossia la Repubblica italiana.
A dimostrazione che l'Ordine di oggi (se pure fosse dimostrata la legittimità di chi lo concede) non è soggetto di Diritto Internazionale, è il fatto che l'attuale gran maestro è cittadino italiano, vota e paga le tasse; mentre un autentico organo di un soggetto internazionale, come il Gran Maestro del vero Ordine di Malta (non uno fra i numerosi imitatori che sono già arrivati anche in provincia di Caserta) ha proprio passaporto riconosciuto, non paga tasse ed è cittadino melitense.
Un’altra delusione: se il gran maestro di S.Uberto ha ricevuto il suo titolo di duca da un principe Amoroso d’Aragona, allora credo proprio che non sia valido neppure questo, dal momento che tutto è dimostrato tranne che il principe in questione discenda dagli imperatori Amerio di Bisanzio, estinti su per giù da oltre mille anni.
Roche

Workshop sui bandi europei di finanziamento per le politiche giovanili

Siamo felici di dare notizia di una importante iniziativa che vede coinvolto il nostro comune e che riguarda le politiche giovanili.

Workshop sui bandi europei di finanziamento per le politiche giovanili

24 novembre ore 16:00 sala Consiliare Francolise

Intervengono:

Ing. Gregorio Paccone
Manager in direzione e organizzazioni aziendali

Dott. Cristiano Di Francia
Esperto di politiche europee

Ing. Marco Di Benedetto
Manager in direzione e organizzazioni aziendali
 

All’iniziativa saranno presenti gli assessori alle politiche giovanili e le rispettive delegazioni giovanili(Associazioni, Forum e Informagiovani) dei comuni limitrofi. 

Tutti i giovani del comune sono invitati a partecipare.


Il Sindaco Nicola Lanna         Il Consigliere Pasquale Tessitore

martedì 2 novembre 2010

Monnezza e Amianto sul nostro territorio

Dal ponte di Ciamprisco se invece di proseguire per Nocelleto si gira a sinistra e si prosegue dritto, ai cigli della strada si assiste ad uno spettacolo mortificante per coloro che rispettando e amando la terra in cui sono nati  soffrono nel vederla deturpata, mortificata, stuprata da barbari incivili. Perché in questo tempo se ancora qualcuno si può dire incivile e barbaro quello è sicuramente chi getta immondizia e rifiuti di ogni genere e pericolosità lungo le strade, chi si illude gettando la sua merda in un fosso che essendo nascosta dalle spine, non essendo chiaramente visibile ai passanti, quasi quasi è come se non si fosse sporcato, assolvendo così anche la propria coscienza dalla schifezza del peccato commesso. 
All'inizio della strada c'è un cartello con su scritto: divieto di scarico, con un chiaro disegno per i trogloditi che sicuramente sanno leggere ma che, evidentemente, non comprendono il senso e l'importanza dello scritto. Di fatti lungo la strada che costeggia l'importante fiume Savone si trova di tutto e di più. Buste nere piene di rifiuti organici putrefatti da cui proviene il lezzo insopportabile del marciume, bidoni e bidoncini di plastica, casseruole, pneumatici, vasetti di vetro, televisori di vecchia generazione, rottami di ogni genere, indumenti... e la lista, credetemi, sarebbe ancora lunga.
Schifato per lo spettacolo a cui ho deciso di assistere e non appagato dalla merda veduta e fotografata, ho deciso di proseguire, avventurandomi nelle diverse traverse a cui dalla strada principale si ha accesso. Arrivato all'altezza dell'Hotel Ristorante Rosa Calena giro a destra in una di queste traverse e assisto al non plus ultra della depravazione. Due cumuli di immondizia in cui, molto chiaramente, emergevano pezzi di amianto. In uno di questi due cumuli l'amianto era addirittura l'elemento predominante. La cosa più spaventosa e raccapricciante è che li vicino e tutt'intorno ci sono diverse coltivazioni di frutta e ortaggi che inevitabilmente sono colpite dalle polveri tossiche che si levano dall'amianto, polveri che come è risaputo sono causa di tumori. Uscendo da questa traversa e proseguendo più avanti per la strada principale, la scena a cui si assiste è sempre la stessa, monnezza e amianto a iosa.
Purtroppo queste scene non sono così rare e nel nostro territorio si ripetono quasi costantemente. A Sant'Andrea del Pizzone si vedono chiaramente rifiuti selvaggiamente gettati in località Ponte Ortiello, così come la strada che collega Francolise a Sparanise è piena di discariche a cielo aperto. Ogni selva di spine, ogni fosso più o meno profondo, qualsiasi ponte e fiume è buono per buttare di tutto e di più, non riuscendo a comprendere il semplicissimo concetto che la terra che inquiniamo è la stessa che ci dà da mangiare e che, in questo caso, ci avvelena e ci uccide.
Tutto questo non ha niente a che fare, almeno per una volta, con amministratori incapaci o con politici corrotti o corruttori. Questo ha a che fare solo ed esclusivamente con la propria coscienza, con il proprio pudore o senso della vergogna. Ha a che fare con il proprio senso di responsabilità, con la propria educazione, con il rispetto del prossimo. Perché non capire che inquinare la terra dove si vive significa uccidere lentamente anche i propri figli, non è solo da incoscienti ma da veri e propri mostri criminali.
Questa segnalazione vuole essere un input alla società civile, alle diverse associazioni presenti sul territorio, alle autorità competenti, per fare in modo che si trovino soluzioni tempestive ed efficaci per guarire il nostro territorio dalle mortificazioni che quotidianamente è costretto a subire a causa dell'inciviltà dei suoi figli.

Per tutte le foto riguardanti i luoghi sopra descritti cliccate qui

Knocker

lunedì 25 ottobre 2010

SCOMMESSE: ANIMALI PER SCOMMESSE ILLEGALI

In Seguito ad una segnalazione di un lettore pubblichiamo integralmente l'articolo tratto dal sito http://www.tgcom.mediaset.it/giochiescommesse/articoli/articolo1320.shtml riguardante l'attività del nostro europarlamentare Vincenzo Iovine circa la tutela degli animali.
  
L'europarlamentare Vincenzo Iovine (ALDE) ha presentato alla Commissione Europea un'interrogazione con richiesta di risposta scritta riguardante la grave situazione dei canili in Europa. Secondo Iovine la Commissione deve cominciare a interessarsi dei diritti degli animali e verificare e soprattutto o evitare l'esistenza di affari e di scommesse illegali a danno dei poveri animali come spesso accade in Puglia, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia ma anche in altri Paesi europei e al nord Italia. Ecco il testo integrale dell'interrogazione: "Molti canili in Europa non rispettano i diritti degli animali. Le organizzazioni del settore hanno, infatti, documentato che: - i cani malati e feriti non sono curati in maniera competente; - i cani, stipati in spazi ristretti, vivono contro la loro natura e muoiono di fame e di sete; - spesso i cani non hanno la possibilità di essere adottati, perché l'accesso al pubblico viene osteggiato. I canili si trasformano in prigioni a vita, nelle quali gli animali muoiono crudelmente. Sovente i canili rientrano nelle nuove forme di affari illeciti mediante il traffico di animali utilizzati nelle scommesse, prevalentemente in Puglia, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia, ma esistono molteplici casi anche nel nord dell'Italia, e in altri paesi europei. Considerando che l'articolo 13 del trattato di Lisbona riconosce che tutti gli animali sono esseri senzienti e ricordando la posizione del Parlamento europeo espressa nella risoluzione del 5 maggio 2010 sulla valutazione del Piano d'azione 2006-2010 in materia di benessere degli animali (2009/2202 (INI)) può la Commissione precisare quanto segue: 1. è a conoscenza dei fatti sopra esposti? 2. l'UE sta adottando misure volte a porre rimedio a tale problematica, evitando così che tali fenomeni si ripetano sul territorio europeo? 3. ritiene opportuno prevedere l'armonizzazione delle sanzioni proposte da alcuni Stati membri contro il maltrattamento e l'abbandono degli animali?

AntonioMi

giovedì 21 ottobre 2010

Ce l'avevi quasi fatta!

Martedì non è stata certo una bella giornata per la democrazia e il rispetto di quel sacrosanto principio: la legge è uguale per tutti. Nei due rami del Parlamento si è sferrato un altro fendente alla legalità, nel silenzio generale dei media e dell'opinione pubblica. Alla Camera è stata negata l'autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, accusato di concorso in corruzione aggravata, reato gravissimo, una vera e propria piaga per il nostro sistema paese. In commissione Affari Costituzionali del Senato, invece, viene approvato il Lodo Alfano comprensivo di un emendamento scandalo che mette a riparo il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio dai processi anche per atti e fatti extra-funzionali e precedenti all'assunzione della carica. Eppure questi paladini della Libertà e Legalità si ostinano a non chiamare tutto questo marciume impunità.   
Ma quello che più mi ha colpito e lasciato di stucco non è stato tanto il Lodo Alfano o il fatto che in Parlamento si neghi ai giudici la possibilità di indagare su un ex Ministro accusato di reati gravissimi (vedi anche il caso Cosentino), ormai l'indignazione ha lasciato spazio alla rassegnazione. A lasciarmi basito è il fatto che ad affossare il principio della legalità siano stati anche i senatori e deputati di Futuro e Libertà. Il “buon” Fini ha passato quasi tutta l'estate a fare le barricate per il rispetto della legge, sottoponendosi ad un linciaggio mediatico quotidiano per difenre l'uguaglianza dei cittadini d'avanti alla legge. Ha fatto di tutto e di più per distinguersi da Berlusconi sul tema della giustizia...e poi cosa ti fa? Ti approva sia l'emendamento scandalo del Lodo Alfano sia l'impunità per Lunardi. Eppure quando parlava di rispetto della legge, di responsabilità dei rappresentanti del popolo che quando vengono solo sfiorati da ipotesi di reato si devono rimettere completamente al proprio giudice ci aveva quasi convinto. Brutta sagoma di un Fini ce l'avevi quasi fatta. Ce l'avevi quasi fatta a farci dimenticare che per 15anni eri stato l'alleato più fedele di Berlusconi, uno che considera i giudici dei malati mentali e che ha un concetto di legalità tutto suo. Gran burlone di un Fini, solo ora abbiamo capito che ti stai laureando in Demagogia e Populismo all'Università di Arcore dove si insegna come fare fessi e contenti gli italiani. Che stupidi che siamo stati a non capirlo prima.

Deluso

giovedì 14 ottobre 2010

L'EUROPETIZIONE "EUROPARLAMENTO PULITO"


Riporto integralmente il testo del blog di Sonia Alfano


La battaglia che stiamo conducendo per avere un Parlamento Europeo senza pregiudicati sta entrando nella sua fase più importante con decisivi passaggi parlamentari. Insieme a Eva Joly (Verdi), Rita Borsellino e Rosario Crocetta (SD) abbiamo lanciato la dichiarazione scritta n. 59 “Per un Parlamento Europeo Pulito” nella quale si afferma che “i candidati alle elezioni europee non devono essere stati condannati per corruzione, reati contro la pubblica amministrazione, incitamento al razzismo o per reati riconducibili a rapporti con le mafie, la criminalità organizzata e il terrorismo“.
Per far approvare tale dichiarazione è necessario che essa venga sottoscritta da almeno la metà degli eurodeputati (368 parlamentari). In caso di successo essa rappresenterebbe una posizione ufficiale del Parlamento Europeo e sarebbe tenuta in debito conto nella relazione sulla modifica dell’Atto relativo all’elezione degli eurodeputati, in discussione e votazione nei prossimi mesi.
Abbiamo tempo fino all’11 novembre per raggiungere le 368 firme necessarie ed in questo momento ne abbiamo 39: è il momento di una forte mobilitazione dei cittadini per fare pressione sugli europarlamentari.
Per questa ragione invito tutti coloro che vogliono un Parlamento Europeo senza impresentabili pregiudicati a sostenere l’iniziativa, invitando gli eurodeputati a firmare la dichiarazione 59.
È stato creato un sito web ad hoc per conoscere in tempo reale i nomi degli eurodeputati che hanno sottoscritto la dichiarazione. Sempre sul medesimo sito è possibile firmare la petizione per un Parlamento Europeo senza condannati, un ulteriore strumento di pressione che potremo far valere nelle aule parlamentari.
L’audizione in commissione di Andrea D’Ambra (che sono contenta sia il primo firmatario della petizione) ha rappresentato un momento importante di confronto tra le istituzioni e le istanze dei cittadini. Ma la risposta che è stata data non ci può soddisfare. Facciamo pressione affinchè il Parlamento Europeo prenda una sua decisa posizione sull’incandidabilità di coloro il cui passato è incompatibile con l’amministrazione della res pubblica. Mai come oggi dobbiamo recuperare lo spirito del messaggio dell’indimenticato Presidente Pertini:“La politica deve essere fatta con le mani pulite, se c’è qualche scandalo, se c’è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi deve essere denunciato”.
Battiamoci per una politica pulita, senza zone d’ombra, trasparente. E cominciamo dall’Europa. Pretendiamo un Parlamento Europeo Pulito.
FIRMA ANCHE TU!

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L'Europarlamentare Iovine ha già firmato la petizione. Un segno di civiltà. Mi sembra giusto ringraziarlo.
Anche i cittadini possono firmare la petizione. Ecco il sito: http://www.etownhall.eu/it/campaign/parlamento-pulito .

Eurocittadino

domenica 10 ottobre 2010

Il Consiglio Comunale che non ti aspetti

Il giorno primo Ottobre dopo quattro mesi di assenza si è svolto il Consiglio Comunale. Prima di iniziare la discussione la minoranza con varie richieste cerca di mettere in difficoltà l'attuale maggioranza. Dopo alcuni scontri su argomenti come la scuola, l'isola ecologica e il problema piccioni, "argomenti forti", si passa a discutere l'ordine del giorno. Mentre la gente va via e la sala comunale si svuota si discute brevemente su ogni argomento. Ad un certo punto il vice-sindaco, Andrea Russo, abbandona il Consiglio Comunale. E' il preludio alla ribellione.  
Ore 22:00. Ultimo punto all'ordine del giorno è l'opportunità di assegnare un container (come quelli dei terremotati dell'Abruzzo) nei pressi o del campo sportivo oppure del vecchio macello ad una famiglia non agiata del comune. Relaziona Pascucci.  
Ore 22:15. Termina la relazione di Pascucci risponde Marigliano che denuncia la possibilità di una baraccopoli a S. Andrea Del Pizzone. Cirella rincara la dose chiedendo a gran voce le dimissioni di Pascucci.  
Ore 22:30. Inizia la ribellione non della minoranza ma della maggioranza o meglio di Andriella, Tessitore P., Volpe, Mallardo, Piscitelli e Iannotta. Il gruppetto entra ed esce dalla sala comunale e supportati da D'Angelo, che capita la situazione decide di accodarsi, chiedono al Sindaco di ritirare quest'ordine del giorno in quanto, come poi si è venuto a sapere, il macello è un luogo non adatto ad accogliere un container con delle famiglie (cattivi odori e luogo poco igienico). Inoltre, come Marigliano ha fatto notare, la nascita di una baraccopoli non è un fatto molto remoto.  
Il Sindaco minaccia le dimissioni mentre i consiglieri di maggioranza scuotono la testa chiedono insistentemente di fermare il consiglio comunale e di discutere. Il Sindaco a questo punto chiede di proporre un nuovo ordine del giorno che vada a sostituire il precedente. Ebbene, la maggioranza elabora un nuovo ordine del giorno nel qualche chiede di verificare la necessità effettiva del container. In realtà i Russiniani bocciano Pascucci e il gruppo dei Lannini compreso il cavalier presidente. Il furbacchione di D'Angelo, invece,  si accoda con la maggioranza della maggioranza. Insomma io mi chiedo la vera opposizione la sta facendo un gruppo dell'attuale maggioranza? Se è cosi speriamo che insista perché di risultati se ne vedono ben pochi. W la democrazia!

Il Furbacchione

lunedì 4 ottobre 2010

Il Postino non bussa più

Sta ormai diventando un problema quotidiano il mancato recapito della posta a Francolise capoluogo. Capita molto spesso che in concomitanza delle ferie o di malattia da parte del postino titolare lo stesso non viene sostituito da parte di POSTE ITALIANE creando non pochi disagi alla cittadinanza di Francolise capoluogo e parte delle case sparse che non si vede recapitare la corrispondenza. E' capitato anche che ai cittadini non gli sia stata recapitata la cedola per la riscossione dello stipendio (lavoratori socialmente utili di Francolise capoluogo) i quali si sono rivolti all'ufficio postale capofila di Sparanise senza avere alcuna risposta in merito alla mancata sostituzione del postino. Alcuni pensionati che ricevono da stati esteri mensilmente assegni di indennità si sono visti recapitare con grave ritardo l'assegno a causa dell'assenza del portalettere. Siamo nell'anno 2010 ed una cosa del genere è inammissibile anche perché penso, e correggetemi se sbaglio, il mancato recapito della corrispondenza costituisce interruzione di un pubblico servizio. Come pure il ritardo di eventuali bollette da pagare consegnate addirittura già scadute sta a significare che l'utente deve pagare una mora per ritardato pagamento. Invito gli organi preposti ed in particolar modo il Sindaco e gli amministratori locali a risolvere questo increscioso e duraturo problema. 
 
Il Picconatore

sabato 2 ottobre 2010

Ridateci il sacchetto


Ormai i francolisani devono rassegnarsi al fatto di non poter più utilizzare il sacchetto blu per la raccolta differenziata (RD).
E' ormai da un po' di mesi che il problema esiste ma non è stato ancora risolto. Eppure è stato motivo di preoccupazione e lamentele da parte di numerosi cittadini che si sono recati direttamente sul Comune per chiedere spiegazioni, ma le risposte degli amministratori sono state le più disparate, talvolta dimostrandosi anche molto originali. Qualcuno ha giustificato il disservizio dicendo che per il futuro si sarebbero consegnati solo due sacchetti per la RD altrimenti si doveva aumentare la TARSU, la tassa sulla monnezza per capirci. Nessuno però ha informato questo simpatico burlone che la tassa sulla monnezza dipende da altri parametri, non certo dai sacchetti consegnati.
Qualcun altro, invece, sminuiva il problema dicendo che si potevano utilizzare le normali sacchette della spesa oppure i sacchi neri, tanto «plastica erano i sacchetti blu e plastica è questa». Che genio!
Qualcun altro si era impegnato, agli inizi di settembre, a risolvere il problema entro una settimana. E' passato un altro mese ma il sacchetto blu non si è ancora visto.
Se a voi cittadini queste sembrano risposte di amministratori responsabili, efficienti e che hanno un minimo di considerazione per l'intelligenza dei propri compaesani allora io sono proprio fuori dal mondo. A me sembrano le solite parole di chi è abituato a trovare ogni volta la solita pezza a colori piuttosto che risolvere adeguatamente e tempestivamente le inefficienze che i cittadini mal volentieri sopportano.
Eppure le due amministrazioni Russo si sono dimostrate molto sensibili al tema della RD avendo avuto il merito di avviare una campagna di sensibilizzazione e comunicazione porta a porta per istruire il cittadino su come dovevano essere gestiti i rifiuti. Anni e anni di lavoro che hanno portato a buoni risultati, come testimoniano i dati di Legambiente che attestano il Comune di Francolise al 52,5% di RD. Un risultato che è motivo di vanto e orgoglio per tutti i cittadini di Francolise, che finora ci ha contraddistinto dai Comuni limitrofi per efficienza e buona gestione dei rifiuti, tanto da essere indicati come esempio da seguire.
Per questo i francolisani sono ancor più preoccupati dal fatto che se si inizia a mollare anche di un centimetro e ad essere meno intransigenti sulle regole e sulle corrette procedure da seguire si rischia di buttare per aria tutto quello che di buono si è costruito finora. Perché oggi è il sacchetto blu, domani potrebbe essere quello giallo, dopo domani il servizio di raccolta porta a porta e così via. Tutto questo invece che rafforzare la RD la indebolisce, disincentivando o meglio allontanando il cittadino dalle corrette procedure di differenziazione. Il rischio è non solo di vedere la percentuale del 52,5% diminuire, ma si rischia di lanciare messaggi sbagliati ai cittadini, messaggi di lassismo anziché di intransigenza, che prestano il fianco a brutte abitudini come lo smaltimento illegale e selvaggio di rifiuti, da cui il nostro Comune non è proprio estraneo.
I risultati raggiunti finora sono buoni e vanno riconosciuti ma non ci si può certo sedere sugli allori, dato che l'obbiettivo di un amministratore è quello di migliorarsi e non di compiacersi all'infinito per ciò che di buono si è fatto. O forse dobbiamo pensare che per l'amministrazione Lanna il tema dell'ambiente è stato declassato. Che la RD e il suo potenziamento non è più al centro del programma di questa amministrazione. Eppure gli amministratori, a parte qualche faccia nuova, sono gli stessi di prima. A parte l'avvicendamento tra Lanna e Russo è cambiato poco. Come mai questa inversione di rotta in poco più di un anno?
Dal palazzo provengono voci di dissenso all'interno della maggioranza anche su questo tema. La lotta a cui assistiamo da mesi tra guelfi e ghibellini sembra toccare anche il tema del sacchetto blu, mentre la minoranza sembra...semplicemente non sembra.
Il Sindaco non si capisce se sia la vittima o il carnefice della lotta intestina al gruppo di maggioranza che, a quanto pare dai risultati , sembra influire non poco sull'attività amministrativa. L'assessore Cardillo al riguardo sembra scendere dalle nuvole quando gli si chiedono spiegazioni, visto anche il tenore delle risposte fornite. Russo non si capisce perché abbia mollato la presa su un tema a lui molto caro, dato che è stato il fautore della svolta ecologica francolisana.
Il cittadino attende ancora una risposta adeguata ed immediata al problema. Il grido d'aiuto è stato lanciato: rovinare una delle poche cose di cui andare fieri sarebbe un errore che Francolise difficilmente potrà perdonare.

Knocker

mercoledì 29 settembre 2010

Denuncia: presenze inquietanti presso l'isola ecologica



L'isola ecologica di Francolise è diventata dimora di cittadini stranieri. 
Vi sono un numero imprecisato di extracomunitari che hanno occupato spazi dell'isola ecologica e si sono organizzati in un vero e proprio accampamento. Mesi addietro mi meravigliai perché questi immigrati si avvicinarono alla mia macchina e mi diedero anche una mano a scaricare alcune cose da buttare chiedendomi in cambio una ricompensa. Tutto questo avveniva in presenza dell'addetto comunale  e di un agente di polizia municipale del nostro comune. 
La settimana scorsa si è ripetuta la stessa scena ma in quel momento non vi era nessuna sorveglianza. 
Ora io mi chiedo: è possibile che un sito come è l'isola ecologica sia lasciata nelle mani di persone che probabilmente sono clandestine e che tale sito sia lasciato senza custodia? 
Non è strano che nel nostro comune molti agricoltori siano incappati, giustamente, nelle maglie della legge per aver fatto lavorare immigrati non in regola e nello stesso tempo molti di questi vivono, in condizioni di degrado, in un luogo  delicatissimo e dove dovrebbe esserci una sorveglianza particolare per evitare scarichi di materiali tossici e pericolosi? 
Zorro

lunedì 27 settembre 2010

Riflessioni spirituali

Caro Brigante Papone, 
seguo  indirettamente, ma con grande interesse, gli interventi e le dispute che trovano spazio nel tuo blog e, nello scriverti, colgo l’occasione per farti i miei complimenti ed un sincero in bocca al lupo per tutto quel che sarà il tuo futuro.
Vorrei affidarti una mia piccolissima  riflessione su un grande argomento, che possa servire come spunto per una più ampia discussione con tutti coloro che tramite te vorranno esprimere, in merito, il loro parere.
Leggendo il giornale una mattina, agli inizi di agosto, mi ha colpito fortemente un articolo firmato da Susanna Tamaro ( autrice anche di “vai dove ti porta il cuore”), che parla del momento di crisi della Chiesa cattolica e del difficile rapporto della chiesa con i suoi fedeli, sempre più distanti.
E’ storia recente,poi, la  difficoltà in cui si trova  Benedetto XVI (che reputo un grandissimo Papa) nel far fronte  a scandali che coinvolgono suoi ministri, protagonisti di storie di omosessualità e pedofilia.
Se il quadro lo completo, mettendo nello scenario complessivo lo scontro in atto tra la cultura cristiana e l’integralismo islamico, allora mi appare chiaro che il momento che vive il cattolicesimo è preoccupante e delicatissimo.
L’articolo era molto interessante e profondo, e senza entrare troppo nel dettaglio, poneva al centro della discussione il vecchio dilemma: essere o apparire? Predicare o testimoniare? Il popolo dei fedeli ha bisogno di predicatori o di testimonianze per riavvicinarsi allo spirito cattolico? 
La Tamaro, attraverso un’analisi  lucida ed intelligente, faceva notare come oggi più che mai, anche e soprattutto i ministri di Dio, sia necessario che vivano pervasi dallo spirito di Gesù. In parole povere non si può più andare avanti col nefasto ritornello “fate ciò che predichiamo e non quel che facciamo”.
Questa è la mia provocazione, e spero che serva ad affrontare l’argomento calato anche nelle nostre piccole comunità ecclesiali e ci aiuti, un po’ a tutti, a crescere.

G.T.

giovedì 23 settembre 2010

Dormi sepolto in un campo di erbacce povero campo di bocce

Cari cittadini, certamente avrete fatto caso allo stato pietoso in cui versa lo spazio retrostante il campo sportivo. Li dove c'era un campo di bocce ore c'è un metro e mezzo di erbacce. L’associazione socio-culturale “Il Castello” era disponibile a prendersi cura di quello spazio gratuitamente, senza chiedere soldi all'amministrazione. Con richiesta inviata al Sindaco Lanna e al responsabile dell'Ufficio Tecnico, in data 08/01/2010 Prot. n.148, chiedeva la possibilità di recuperare e valorizzare quello spazio, impegnandosi a:
  • ripulire tutta l'area;
  • portare a termine il campo di bocce;
  • costruire sul restante spazio un parco giochi per bambini.
Tutto ciò a costo zero per tutti! 
L'amministrazione, con una nota del 19/01/2010 Prot. 449, rispose che la nostra domanda non poteva essere accolta perché era «già nel programma di questa amministrazione intervenire sull’area in questione, i cui lavori» dovevano essere effettuati prima del periodo estivo. Rassicurati da tale risposta e dal fatto che l'amministrazione si accingeva ad iniziare i lavori per valorizzare quello spazio abbandonato non abbiamo più presentato il nostro progetto all'Ufficio Tecnico e abbiamo spostato il nostro impegno in altre attività declinando gli inviti di numerosi sponsor che si sarebbero fatti carico dei costi dei lavori. 
Aspettavamo con fiducia l'estate che stava per arrivare, ma purtroppo anche l'estate è passata senza che ci sia stato alcun cambiamento.
Anzi pensandoci bene un cambiamento c'è stato: l'erba è cresciuta ancora un po'. 
Purtroppo già conosciamo la risposta dei nostri amministratori che per giustificare la mancata realizzazione delle opere e le opere lasciate a metà usano sempre la stessa canzone: i soldi sono finiti. E la domanda sorge spontanea: ma per l'area in questione sono mai esistiti? 
In verità di domande ce ne sono tante, più volte fatte e a cui si è sempre evitato di rispondere. E' così difficile mandare una squadra di lavoratori socialmente utili per bonificare quello spazio? Se neanche questo siete in grado di fare ditelo chiaramente, che per fortuna noi cittadini siamo pronti ad organizzarci per dare decoro e mettere in sicurezza uno spazio pubblico che di decoroso e di sicuro, allo stato attuale, non ha proprio niente. Ma probabilmente esiste un progetto anche per questo, i cui lavori inizieranno nei mesi a venire e comunque prima dell'estate, bisogna capire solo di quale anno.

 


Il Castello

martedì 21 settembre 2010

Il centro storico di Francolise pretende aiuto

Caro Brigante Papone, ti scrivo per informare te e tutti gli utenti del blog dello squallore in cui è tenuto il centro storico di Francolise. Premetto che il centro storico di Francolise con il suo borgo e il castello sarebbe il fiore all’occhiello dell’intero comune se solo l’amministrazione comunale non ignorasse questo patrimonio storico e artistico. Ho detto ignorasse perché di ignorare si tratta. 
Vi espongo i fatti. I punti interessati dallo squallore sono via Casarini, via Canzano, via Ciro di Grazia e via Bottega Vecchia. Svariati anni fa l’amministrazione Russo ha svolto dei lavori di restauro nelle vie sopra elencate che consistevano nella pavimentazione delle cosiddette viuzze. Alla fine il risultato è stato gradevole a parte una piccola pecca. Ma piccolissima! Durante i lavori si sono, come dire, dimenticati di mettere le griglie per dare la possibilità all’acqua di poter scorrere nelle fogne. Ne hanno messa solo una piccola in via bottega vecchia che però non serve a niente perché è quasi sempre otturata. Non so chi abbia fatto il progetto ma, precedentemente ai lavori, vi era una griglia posta appena prima dei gradoni di via Ciro di Grazia che attualmente non esiste più perché c’è solo pavimentazione.
Infatti quando piove l’acqua non avendo dove incanalarsi scende tutta in via Ciro di Grazia  trasformando i gradoni in una cascata d’acqua, dove per passare devi bagnarti scarpe e pantalone fino al ginocchio oltre a stare attento a non scivolare e cadere. Naturalmente non piove sempre, per fortuna, ma quando non piove ci sono altre persone che si premurano  di bagnare le scale buttando acqua e sapone o acqua sporca di calcinacci. Addirittura lavano le auto! 
Ricordiamoci che sono scale e la maggior parte di quelle poche persone che ancora vivono qui sono anziani e non ci vuole niente a scivolare e cadere. Se avessero messo la griglia dove era prima dei lavori adesso non ci sarebbe da lamentarsi e l’acqua proseguirebbe il suo corso nelle fogne. Questo problema è stato esposto al comune da più persone del posto più di una volta ma hanno sempre risposto “domani veniamo a vedere che si può fare”, ma come spesso accade non sono mai venuti. Ormai le persone del posto sono stanche di andare a reclamare per poi non essere considerate dall’amministrazione che dovrebbe preoccuparsi e adoperarsi per risolvere  i problemi che i cittadini gli espongono,  invece…  
E’ proprio questo menefreghismo che mi fa pensare che questo piccolo borgo non faccia parte del comune di Francolise: è VERGOGNOSO!
E questo era il primo punto, ora passiamo al secondo. C’è da ricordare che ormai nel borgo vivono circa una decina di famiglie, il resto, si sa, sono "z" e proprio di loro voglio parlare. Ultimamente, anzi da un anno a questa parte, è come se il borgo fosse diventato di loro proprietà facendo quello che gli pare, occupando le vie con tavolini e sedie, banchettando, urlando e sentendo musica ad alto volume a tutte le ore di tutti i santi giorni. Dopo tutto questo banchettare si ritrovano ubriachi fradici e li partono le risse. Quindi lascio immaginare lo squallore: bottiglie rotte, vetro da tutte le parti, cibo per terra e a volte anche sangue. Le persone del posto, che ormai convivono ogni giorno con questo schifo, non sono più padroni di stare fuori la propria abitazione o andarsi a fare una passeggiata perché la strada è occupata da queste persone che non ti lasciano neanche lo spazio per passare e dopo tutto questo mi chiedo ma le guardie dove sono? Quand’è che iniziate a far rispettare la legge? Naturalmente la mattina c’è l’immondezzaio per il borgo, ma il comune purtroppo non manda gli spazzini a pulire e quindi sono le persone del posto che cercano di mantenere pulito, anche se è molto difficile farlo con queste persone che ti vengono a fare i loro bisogni anche davanti la porta di casa! Ma secondo voi è giusto che un centro storico, che dovrebbe attirare visitatori da ogni dove, debba essere ridotto in questo stato solo perché l’amministrazione comunale se ne frega di questo posto? Sarà che forse la lista Rinascita ha vinto per quegli 11 voti che forse erano proprio i voti di queste persone? Se fosse cosi ecco spiegato perché l’amministrazione comunale non si è mai interessata dei problemi riguardanti questa zona! Spero di aver spiegato con chiarezza la situazione che c’è in questa piccola zona del comune di Francolise. 
Grazie per l'attenzione!

Melinda

martedì 14 settembre 2010

Bagarre commercio a S.Andrea del Pizzone

Cari lettori del blog voglio segnalarvi un problema che da mesi sta attanagliando il nostro comune o meglio la frazione di S.Andrea del Pizzone: il commercio. 
Ebbene nella nostra frazione sono nate numerose attività commerciali distanti l'una dall'altra appena 50 metri, molte delle quali hanno tavolini che occupano tutto il marciapiede e quindi rendono difficoltoso il passaggio dei pedoni. Altre invece incuranti del dividendo occupano parte della strada e rendono pericoloso il deflusso delle macchine e motorini, il tutto aggravato da un cattivo rispetto ed utilizzo del divieto di sosta. Inoltre voglio segnalare la pericolosa "guerra" nata tra i commercianti in quanto esasperati dalla nascita di attività commerciali improprie. Insomma una vera bagarre che non fa bene al nostro piccolo comune. La domanda che mi faccio è come mai solo da un anno a questa parte è in atto questa bagarre? Mi chiedo il commercio chi è che lo gestiste? Chi decide e in base a quali criteri si concedono le licenze commerciali? A voi i commenti. 
Grazie.

Il Ficcanaso

sabato 11 settembre 2010

PROBLEMA RANDAGISMO?...RISOLVE L'EUROPARLAMENTARE IOVINE

Pubblichiamo con piacere la segnalazione inviataci da un lettore, sperando che l'europarlamentare Iovine voglia inviare un comunicato per spiegare i motivi che l'hanno spinto verso il voto favorevole alla direttiva europea in questione.



In questo blog si è discusso di randagismo e volevo segnalare ai lettori una notizia che mi ha alquanto turbato. Tutti sapranno che abbiamo tra gli scanni del Parlamento Europeo un nostro compaesano, l'On. Vincenzo Iovine. Meno si sa su cosa e come il nostro rappresentante voti all'interno di questo organo. Ho appreso per puro caso che in questi giorni si è discusso al Parlamento Europeo della nuova legge sulla vivisezione. Per approfondire http://www.cultumedia.it/2010/09/vivisezione-su-cani-e-gatti-randagi-si-dice-leuropa/. La direttiva per come è stata votata permette la vivisezione anche su cani e gatti randagi per scopi scientifici. E indovinate un pò tra i votanti chi c'è? C'è anche il nostro Europarlamentare che ha pensato bene di votare a favore. Mi piacerebbe tanto capire le motivazioni che hanno portato al voto favorevole. Si vuole per caso risolvere il problema randagismo con una mattanza generale giustificata dagli studi scientifici?Non era meglio abbandonare l'Assemblea come hanno fatto gli Europarlamentari degli altri Paesi? 
A voi l'ardua sentenza.



Cane vagabondo

lunedì 6 settembre 2010

La querela

La redazione del Brigante Papone è lieta di informare i suoi lettori che, probabilmente, presto riceverà un premio per la sua attività, il premio più ambito per un blogger: la sua prima querela. 
Queste sono le voci che circolano già da tempo, da cui si apprende che uno o più politicanti non gradiscono le critiche che fioccano dal blog e dai commenti dei suoi lettori, così come non gradiscono quando vengono ripresi sulle mille e mille bugie che raccontano o fesserie che fanno quotidianamente. 
Forse questi politicanti erano abituati ad agire indisturbati e ad avere un confronto con gli elettori solo una volta ogni cinque anni, quando si recavano nelle case di ogni uno di loro per chiedere (e in qualche caso pretendere) l'unica cosa che per loro conta: il VOTO. 
L'essere quotidianamente giudicati (e non sui giornali locali dove è l'amico che ti fa l'articolo) per ciò che fanno, ma sopratutto per quello che non fanno, è una bella novità per tutti, a cui non si sono ancora abituati e con cui dovranno fare i conti fino a quando sceglieranno di svolgere questa attività. La cosa che crea fastidio, e vi capiamo cari politicanti, è che il blog abbia assunto una diffusione tale da essere ormai visitato, quasi quotidianamente, da tutti coloro che posseggono una connessione internet nel Comune di Francolise. Mal sopportate il fatto che le critiche al vostro operato hanno ampissima diffusione tra gli elettori, che le commentano e in alcuni casi rincarano la dose con ulteriori particolari interessanti. Vi da fastidio il fatto che i malumori, i disagi, le inefficienze che i cittadini ogni giorno malvolentieri sopportano non muoiono più semplicemente come discussioni da “Bar Sport”, ma vengono messi in piazza diventando l'argomento di discussioni appassionate di cittadini che pretendono servizi per cui pagano e a cui hanno diritto. Quei cittadini che pretendono amministratori che nella loro azione dovrebbero avere come bussola il bene comune invece di realizzare l'interesse di pochi eletti elettori. 
Quando parliamo di politicanti ci rivolgiamo proprio a tutti: destra sinistra e centro, maggioranza e opposizione, vecchi nuovi e aspiranti politicanti, visto che il Brigante Papone fa storcere il muso un po' a tutti. Almeno non possiamo essere accusati di faziosità, l'incavolatura è bipartisan. Probabilmente, qualcuno credeva di poterlo usare per la sua personale battaglia elettorale oppure di farlo diventare uno strumento di partito. Beh, ci dispiace averlo deluso ma il Brigante Papone non si piegherà mai alle logiche di partito o di lista, proprio perché deve essere libero di criticare, senza nessun particolarismo, qualsiasi amministratore che non faccia il proprio dovere: servire il popolo.
Nella speranza che questi politicanti facciano un po' meno gli offesi e i galletti, lavorando un po' meglio per la gente, con sincero sentimento li ringraziamo anticipatamente dell'onorificenza con cui ci gratificheranno, tanto che ricambieremo sicuramente il favore, continuando a lavorare con lo stesso impegno e con la stessa tenacia con cui abbiamo lavorato finora.

Brigante Papone

sabato 4 settembre 2010

Lettera aperta di un cittadino


Caro Brigante Papone ti scrivo per mettere a conoscenza degli
utenti del blog di quanto segue. 
Ieri pomeriggio ho avuto un incontro al comune col prof. D’Angelo, assessore ai lavori pubblici e rappresentante per Francolise capoluogo. In realtà mi ero recato al comune per parlare col Sindaco e rappresentargli una serie di inefficienze e criticità presenti sul territorio del nostro paese, ed in particolare:
  1. problema rotonda;
  2. problema randagismo:
  3. problema cannone, macchine, barche, giostrine e furgoni abbandonati nella piazzetta dietro la scuola;
  4. problema ordine pubblico.
Il prof. dopo un primo momento di discussione anche alterata, fermo sulle sue posizioni ormai trentennali, si è mostrato poi sensibile e pronto a parlare col sindaco e la giunta dei problemi da me rappresentati.
In particolare, anche insieme al comandante dei vigili Giovanni Riccardi, si è deciso di chiamare un accalappiacani dotato di fucile narcotizzante in modo da catturare e destinare alle cure del canile tutti gli animali sprovvisti di custodia, anche quelli che un padrone purtroppo ce l'hanno ma decidono di lasciarli liberi per le strade!
Per quanto riguarda la rotonda giù alle 4 strade il titolare della ditta che sta svolgendo i lavori ha assicurato, alla mia presenza, che la strada sarà consegnata entro la metà del mese di settembre!
L’abbandono dei reperti bellici e varie macchine, barche e furgoni è stato invece l'argomento più dibattuto! Per il prof. non è un “problema”, l'abbandono di tali mezzi non rappresenta motivo di degrado del paese. Io, con tutte le mie forze, mi sono battuto affinché venissero rimossi e sono stato rassicurato dell'immediata rimozione di tutto ciò che ha reso un parcheggio pubblico un vero e proprio immondezzaio!
L’ultimo, e il più grave dei problemi, è stato quello dell'ordine pubblico a Francolise capoluogo, ordine pubblico che non c'è! Il povero comandante dei vigili mi ha chiaramente detto che lui non può fronteggiare l'emergenza in quanto non dispone di uomini a sufficienza (solo due vigili per l'intero comune!)! Ho proposto di scrivere alla prefettura e alla compagnia dei carabinieri per chiedere ausilio con posti di blocco più frequenti per creare un deterrente verso chi vive di delinquere! L'impegno del prof. è stato quello di parlarne col sindaco e di fare fronte comune verso questa emergenza che, giorno dopo giorno, preoccupa sempre di più!
Anche se ieri, quando ho iniziato a parlare, Francolise mi è stato decantato come un fiore senza spine! Un paese “dove si è fatto tanto e non si è pensato a queste che sono sciocchezze”! Poi, ragionandoci, il prof. ha ammesso che, purtroppo, qualche problemino esiste!
L'impegno è quello di proseguire su questa strada, quella di stimolare gli amministratori a far sempre meglio, coadiuvandoli e sostenendoli non mancando di criticarli quando questo serve a perseguire uno scopo che credo stia a cuore a tutta la collettività!
Pertanto già dalla settimana prossima mi recherò di nuovo al comune per valutare lo stato delle cose e così sistematicamente nei prossimi mesi! Credo sia un impegno che ogni comune cittadino debba avere a cuore per la tutela dei posti in cui si vive; invito quindi tutti coloro che hanno a cuore il senso civico ed il viver sereno nel proprio paese ad unirsi in questo nuovo modo di fare “politica/sociale”!
Certo che, se nessuno vorrà sposare la mia causa, continuerò a portarla avanti anche da solo, convinto che solo una continua attenzione e la proficua collaborazioni tra enti e cittadini possano creare le giuste condizioni per una società civile dove tutti rispettano tutti!
E a Francolise, purtroppo, ciò non accade!

Baghero

giovedì 2 settembre 2010

Problema randagismo

Una problematica molto sentita dai cittadini di Francolise è sicuramente quella del randagismo. Cani abbandonati da padroni scellerati e criminali, che non si preoccupano minimamente della loro sorte, gironzolano indisturbati per le viuzze di Francolise. In questo periodo, poi, si è formato un vero è proprio branco. A quelli randagi si aggiungono quelli che un padrone ce l'hanno ma dal cui controllo sfuggono perché attirati dall'irresistibile odore di qualche cagnetta: periodo di calore!
Tale gruppo di cani gira per il paese, talvolta incutendo anche un certo timore in quelle persone che o hanno avuto incontri spiacevoli con gli amici a quattro zampe, oppure che semplicemente si spaventano nel vedere un cane. Tuttavia finora però non c'è stato nessun episodio di azzannamento o di incidente causato da tali animali. Però non arriviamo al fatto che deve succedere prima qualche guaio e poi si prendono i provvedimenti dovuti. Come si suol dire: «dopo rubato si mettono le porte di ferro».
La settimana scorsa in mezzo Francolise in via Vittorio Emanuele è stato investito un cagnolino e la scena era a dir poco raccapricciante per chi, come me, nutre un minimo di tenerezza per i migliori amici degli uomini: un cane morto in mezzo alla strada con accanto un rivolo di sangue che sgorgava da chissà dove dal suo corpicino immobile non è certo un bello spettacolo.
Tuttavia, ripeto, oltre alla povera bestia, nessuno si è fatto male. Ma se l'automobilista per evitare il cane si fosse schiantato contro un muro? Se nel impatto avesse perso il controllo dell'auto causando danni ulteriori a se e alla propria vettura? Ma più semplicemente, se uno di questi animali, che finora si sono rivelati tranquilli, di improvviso dovessero impazzire ed azzannare qualcuno? Di chi sarebbe la colpa? A casa di chi il malcapitato dovrebbe andare a piangere?
Casi del genere non sono né nuovi né del tutto sporadici. Un episodio simile è capitato a Pozzuoli, dove un automobilista si è schiantato contro un cane randagio, riportando danni sia al mezzo che a se stesso. Il Giudice di pace di Pozzuoli con sentenza del 28/06/2004 statuiva che la responsabilità di quanto accaduto doveva essere ascritta unicamente all'Amministrazione Comunale di Pozzuoli.
Nella sentenza si legge: «la responsabilità per un sinistro stradale causato da un cane randagio deve ascriversi unicamente al Comune il quale ha il potere di controllo e di vigilanza sul territorio e deve provvedere alla cattura, al ricovero, alla custodia ed al mantenimento dei cani randagi sotto il controllo sanitario del servizio veterinario dell’ASL. […]. Rientra nei poteri del Comune la vigilanza ed il controllo del fenomeno del randagismo, mentre la ASL è essenzialmente un organo tecnico del Comune, alla quale viene affidata da quest’ultimo un preciso compito di natura specialistica, con la conseguenza che, non agendo in via autonoma, non può essere direttamente responsabile nei confronti del cittadino».
In più in base all'art. 14 della legge Regionale 16/2001 «la Regione eroga ai Comuni singoli o associati e alle Comunità montane contributi per la realizzazione degli obiettivi della presente legge. In particolare la Regione eroga» a tali enti «contributi per il risanamento e la costruzione dei canili pubblici».
A questo punto vorrei chiedere al Sindaco se dalla Regione Campania sono stati erogati tali contributi al nostro Comune per la costruzione o il risanamento di un canile pubblico, nonché per il controllo sia dei cani randagi sia dei cani di quartiere. Se si, esiste o meno un canile pubblico nel Comune di Francolise? Si sta facendo tutto il possibile per risolvere questa situazione che per molti francolisani è intollerabile?
Io credo che sia il caso di intervenire per risolvere e prevenire i danni, che nella peggiore delle ipotesi possono rivelarsi irreparabili. Anche perché, facendo un discorso utilitaristico, alla fine se dovesse essere il Comune a risarcire eventuali danni, i diretti interessati sono i cittadini che pagano le tasse e mai gli amministratori che dormono o che guardano le nuvole.

Knocker

mercoledì 1 settembre 2010

Lavori in corso

Sono un cittadino di Francolise capoluogo e vorrei segnalare un problema oramai diventato insopportabile per tutti i cittadini del Comune e non: mi riferisco ai lavori della rotonda che si sta attivando sull'Appia all'incrocio di Francolise e S.Andrea. Questo lavoro, accoppiato a quello del consolidamento del ponte e all'altra rotonda (che a mio modesto giudizio è pericolosa, mal fatta, ridicola e inutile) ha creato, ormai da mesi,non poche difficoltà a tutti coloro che per vari motivi sono costretti a utilizzare quel tratto di strada. 
Prima di tutto vi chiedo del perché (prima che iniziassero i lavori)  non è stato preso in considerazione di espropriare temporaneamente una striscia di terreno a fianco alla strada attualmente chiusa per consentire ai cittadini di Francolise e Sant’Andrea di comunicare esattamente come prima, in attesa del rilascio dell’opera in corso. Non mi spiego, infatti, come l'Ufficio Tecnico del Comune di Francolise, o l'ufficio competente, e gli amministratori non abbiano pensato ai disagi che si sarebbero potuti creare chiudendo la strada che collega Francolise a Sant'Andrea: ritardi pericolosissimi che potrebbero subire i soccorsi ad un'eventuale emergenza (vedi Ambulanze, Vigili del fuoco, protezione civile, forze dell'ordine etc,etc); gravi disagi, anche dal punto di vista economico, per i proprietari terrieri i cui fondi agricoli si affacciano sulla Strada provinciale Francolise-S.Andrea; il disagio, per per coloro che da Francolise vogliono recarsi a Sant'Andrea e viceversa, di percorrere 35 km per andare e tornare a casa.
Evidentemente nel gioco di collaborazione e consultazione tra Provincia e Comune qualcosa non ha funzionato e a ben vedere continua a non funzionare se il disagio permane e si prolunga per un tempo indefinito.
Adesso si pone un’altra domanda: quando verrà rilasciata l’opera, visto che un lavoro che doveva essere ultimato il 14/08/2010 a tutt'oggi 01/09/2010 non è pressoché nemmeno iniziato? A cosa sono dovuti i ritardi? Di chi è la colpa di tutto questo, se un colpevole esiste? Chi è che dovrebbe sovrintendere, controllare, verificare il corretto svolgimento dei lavori e sanzionare i colpevoli di eventuali mancanze? La Regione? La Provincia? L'ANAS? L'Amministrazione Comunale? Le Ditte appaltatrici?
O forse, come succede spesso in Italia e molto, troppo spesso dalle nostre parti, quando ci sono tanti colpevoli va a finire che non ha colpa nessuno?
Intanto è sempre il povero cittadino a dover subire i soprusi e le angherie di una classe dirigente e politica sempre più incapace e strafottente; è sempre il classico cetriolo che va in quel posto all'ortolano!
Scusate questo mio sfogo che rimarrà, probabilmente, solo tale ma ho voluto smuovere un poco le acque su questa situazione che, forse, è mal sopportata da tanti altri cittadini che, come me, si sentono ogni giorno vittime di tante grandi e piccole angherie da parte di persone incompetenti, approssimative, incapaci di guardare oltre un metro dal loro campo visivo, interessate solo ai loro introiti e totalmente disinteressate ai problemi che certe scelte e certe decisioni possono causare alle altre persone.

Trovatore